I coupon: filo da torcere per le Lobby

ROMA – I coupon svolgono una funzione importante per sostenere i consumi, specialmente in un periodo storico di contrazione economica.

Sconti elevati e proposte allettanti contribuiscono sia a sostenere il commercio, sia a consentire agli utenti di acquistare esperienze senza dover fronteggiare troppi sacrifici o rinunce. La possibilità offerta di grande risparmio è soprattutto per chi abita nelle grandi città, in Italia e nel mondo, dove l’alta concentrazione di utenti permette di puntare sulla quantità di beni o servizio erogati.  In Italia, il fenomeno è relativamente nuovo ed è esploso grazie al famoso sito Groupon, negli Stati Uniti questa strategia di marketing risale addirittura al 1890, quando la Coca-Cola veniva offerta gratuitamente attraverso dei tagliandi distribuiti per posta o nelle riviste, si stima che tra il 1894 e il 1913, 1 americano su 9 abbia ricevuto almeno 1 coca-cola gratuita. Il risultato di questa operazione fu che dal 1895 in poi (a soli 11 anni dalla sua invenzione da parte di un farmacista)  la compagnia della bevanda più famosa al mondo vendeva già in tutto il paese degli Stati Uniti.

Sono noti gli sforzi del nuovo Governo Italiano, che cerca di dare il via ad un Decreto Legge di liberalizzazione di alcuni settori, con l’intento di far beneficiare i consumatori di un  possibile di abbassamento dei pezzi grazie agli eventuali e rinnovati equilibri di un mercato concorrenziale. La liberalizzazione delle professioni ad esempio, prevede l’abolizione delle tariffe professionali che, anche dopo la modifica Bersani dell’abolizione della “minima”, garantiscono un margine sicuro di guadagno protetto dalle tabelle di riferimento di ogni Ordine.

Ebbene, non senza qualche guaio e denuncia proveniente proprio da qualche Ordine di categoria, il metodo dei “daily deals”, offre ai propri utenti esattamente il frutto di un mercato concorrenziale. Visite mediche e check –up completi a 29 Euro, certificazioni ingegneristiche low cost, consulenze commerciali e legali a prezzi stracciati. Le società di coupon, non devono fare i conti con scioperi nazionali e mobilitazioni contro gli svincoli previsti dall’intervento di legge, così come non possono dare per certo, cosa che invece farebbe l’intervento governativo, che tutti possano usufruire di prezzi agevolati: infatti solo chi è abituato ad effettuare acquisti su internet  (ciò taglia fuori dal risparmio ad esempio la maggior parte degli anziani e chi non possiede un computer) può attualmente usufruire di un risparmio che si calcola sia di media il 68% sul prezzo dei servizi acquistati. Altro handicap dell’acquisto in tagliandi è che le società di deal non sono per ora in grado (o non hanno interesse) di intervenire sulla serietà di chi offre i propri prodotti o servizi scontatissimi, ancora una volta invece la legislazione tutelerebbe al meglio il consumatore.

In economia, la concorrenza perfetta è una forma di mercato (utopica) in cui i prezzi dei beni prodotti derivano esclusivamente dall’incontro della domanda e dell’offerta, le imprese non  possono determinare contemporaneamente quantità e prezzo di mercato. Senza ad arrivare ad estremi ideologici, il boom economico ottenuto dalle società di coupon marketing e la soddisfazione del 90% dei consumatori che usufruiscono dei servizi offerti, dovrebbe dare la misura di cosa potrebbe succedere alle nostre tasche e al nostro umore se Monti, che riscuote successi in Europa, potesse regalare all’Italia entro gennaio, un bel pieno di benzina, a prezzo da daily deal.

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