Alitalia. Lettera aperta al ministro Fornero. “Noi cassaintegrati dimenticati”

ROMA – Pubblichiamo la lettera giunta alla nostra redazione da una cassaintegrata Alitalia. Tra le righe prevale ancora tutta la preoccupazione e quel senso di impotenza a cui sono stati destinati migliaia di lavoratori per i quali si prospetta il nulla. Troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchi per trovare una nuova occupazione. Chi dovranno ringraziare queste lavoratrici e questi lavoratori caduti nell’oblio delle agende politiche?

La lettera

Gent.ma redazione
Sono una dei 6.000 cassaintegrati Alitalia sacrificati per far nascere la nuova compagnia aerea Italiana a gennaio 2009. Scrivo chiamando in causa il ministro Fornero, che ha varato la riforma pensionistica e che probabilmente non si è ricordata di noi cassaintegrati Alitalia che a ottobre 2012 andremo in mobilità  e alla fine dei 3 anni  ci ritroveremo senza pensione, senza lavoro e senza alcun sostegno economico.L’articolo 24 comma 14 della riforma prevede degli esoneri, ma per noi non  è previsto l’esonero  in quanto nel decreto si parla di mobilità, mobilità lunga ma noi al momento siamo ancora in cassaintegrazione ma con in mano la lettera di Alitalia as che ci informa che a ottobre andremo in mobilità perchè l’azienda è in fallimento.
Nella fretta di fare la riforma per salvare l’Italia questo governo ci penalizza ancora,  perchè a cinquantanni il lavoro non ce lo darà nessuno e per andare in pensione dovremo aspettare ulteriori anni rispetto a prima.
I sindacati a difesa delle pensioni hanno proclamato solo 2 ore di sciopero e per noi cassaintegrati non stanno facendo nulla. Nella speranza che questo appello non rimanga inascoltato, saluto distintamente

(lettera firmata)
cassaintegrata Alitalia

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