Acqua. L’Italia primo paese per consumo di minerale in bottiglia. Altro che chilometro zero

MILANO – “Bevetevi  la vostra acqua “, urlava dal palco  Beppe Grillo. Il comico genovese, infatti,  parlava delle movimentazione delle merci, dello smog prodotto, della plastica consumata, nonchè del danno ambientale.

Insomma  l’esempio dell’acqua in bottiglia calzava perfettamente. Infatti – faceva notare Grillo – , se tutti si bevessero la propria acqua diminuirebbe anche il traffico su gomma e anche le emissioni di CO2.
Le cose a distanza di anni stanno ancora peggiorando rispetto a quello che avevamo ipotizzato. Infatti dal World Water Forum in corso a Marsiglia arriva una notizia davvero poco confortante: “Anche nel 2011 l’Italia, con 196 litri per abitante, si conferma il primo Paese in Europa e terzo nel mondo per consumo di acqua in bottiglia, dietro Arabia Saudita e Messico. Un primato che fa riflettere.

A comunicare la “buona novella” è stato Roberto Colombo, presidente di Ianomi Spa e rappresentante delle aziende idriche della provincia di Milano (oltre a Ianomi, Tasm, Tam e Cap Holding). Nel suo intervento Colombo ha presentato anche l’altra opzione per il consumo dell’acqua: i dati delle 81 case dell’acqua installate in provincia di Milano (capoluogo escluso). Con un’erogazione media giornaliera di 2500 litri d’acqua, le 81 case hanno permesso nel 2011 un risparmio di 32 milioni e 21mila bottiglie di plastica, che in termini di impatto ambientale equivale al trasporto su 3mila 252 tir, al consumo di 1936 tonnellate di petrolio e di 15mila 490 metri cubi di acqua, alla produzione di 1936 tonnellate di anidride carbonica e di 15,6 tonnellate di monossido di carbonio. «Istallando le case dell’acqua abbiamo contribuito a fare informazione -afferma Colombo-.  In molti pensavano che l’acqua della rete non fosse buona; noi abbiamo dimostrato che l’acqua del rubinetto è di eccellente qualità, controllata e sicura. Sia chiaro: non siamo concorrenti delle imprese produttrici di acqua in bottiglia».

«Come aziende idriche pubbliche -ha aggiunto- vogliamo soltanto che i cittadini abbiano tutti gli elementi per fare una scelta di consumo consapevole e libera da qualsiasi pregiudizio. Per questo ribadiamo la nostra proposta dell’acqua del rubinetto come bevanda ufficiale di Expo 2015». Nel suo intervento, Colombo, oltre a mostrare alcuni modelli di case dell’acqua istallate nei comunica del Milanese, da Canegrate a Rho a Novate Milanese, ha illustrato le nuove frontiere del servizio, dalla telelettura dei consumi, che permette il controllo tramite GPRS dei quantitativi erogati ed esprime l’equivalente in bottiglie di plastica risparmiate e i kg di anidride carbonica non immessi in atmosfera.

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