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Lo spread può scendere a suon di chiacchiere
Solo ieri il Presidente della Banca Centrale Europea aveva dichiarato che la BCE è pronta a fare qualsiasi cosa per preservare l'euro contribuendo ad un botto su Piazza Affari. Oggi, dopo varie voci poi smentite di un salvataggio per la Spasgna da 300 miliardi di euro, è arrivato l’aperto appoggio di Francia e Germania con una dichiarazione congiunta di Merkel e Hollande a difesa dell'integrita' dell'euro. A guastare tutto il comunicato del FMI che chiude la giornata.
Libia. La sorte del regime legata alla tenuta di Sirte
TRIPOLI - Proseguono i bombardamenti Nato su Sirte, città natale del colonnello Gheddafi. Il ministro Frattini a radio 24 ha confermato la proroga della missione militare in Libia fino a fine settembre. “Ragioniamo in termini di pochissimi giorni se Sirte cadrà, come io mi auguro, per una resa pacifica entro qualche giorno, cioè entro sabato, sarà il pilastro definitivo della caduta del regime”, ha aggiunto. E su disposizione del Capo della Farnesina è stata disposta anche la riapertura, dal prossimo primo settembre, dell’ambasciata italiana a Tripoli.
Libia. Berlusconi dal baciamano al carro dei vincitori
ROMA - Il cerchio cpntinua a stringersi nella villa bunker del Colonnello Muammar Gheddafi, anche se di lui per ora non ci sono tracce.
Libia. Insorti: "La fine di Gheddafi è vicina"
TRIPOLI - La fine di Gheddafi è "molto vicina" e "sarà catastrofica". E' quanto ha affermato il leader del Cnt di Bengasi, Mustafa Jalil, nel corso di una conferenza stampa. "Abbiamo contatti con persone dell'entourage del colonnello", ha dichiarato Jalil - "e tutto lascia intendere che la sua fine sia molto vicina". Le dichiarazioni di Jalil concordano con quanto trapelato nei giorni scorsi dalla Casa Bianca, che ritiene che il raìs "resisterà fino all'ultimo", nonostante anche i suoi più fedeli lo stiano abbandonando.
Libia. Ajdabiya in mano agli insorti, che ora puntano verso Marsa El Brega
AJDABIYA - La città libica di Ajdabiya è caduta stamani nelle mani degli insorti. Lo riferiscono giornalisti della France Presse sul posto. Le posizioni delle forze pro-Gheddafi alla porta est della città, colpite ieri dai bombardamenti aerei della coalizione, sono deserte. Non restano che delle carcasse di carri armati bruciati. La città, ormai calma, risuona dei clacson dei mezzi degli insorti, che fanno con le dita il segno «V» di vittoria. I governativi avevano ripreso Ajdabiya la settimana scorsa, nel corso della loro controffensiva. La città, 160 km a ovest di Bengasi, è la porta d'accesso alla capitale della rivolta. La sua riconquista da parte dei lealisti era stata giudicata da molti il prologo alla sconfitta definitiva degli insorti. L'avanzata dei governativi è stata però bloccata dall'intervento internazionale, iniziato il 19 marzo.
Libia. 6mila vittime. Gli insorti si rivolgono all'Onu: "Raid aerei contro le milizie del rais"
ROMA - Dopo il delirante intervento di Muammar Gheddafi che si autoproclama la voce del popolo libico, la situazione sta precipitando. Altro che il Libro Verde che teorizza una struttura piramidale alla cui sommità appare la figura di Qàid, il leader, che guarda caso ci riconduce al Colonnello stesso.
Gheddafi è solo, ha le ore contate. I miliziani bruciano i cadaveri per nascondere il genocidio
TRIPOLI - "Le dittature non sono un problema se fanno il bene della gente".