Crisi. Meno consumi per il 2011, gli italiani pessimisti sulla ripresa economica

ROMA – Meno consumi, più risparmio nel 2011 per le famiglie italiane: è il quadro che emerge dall’edizione invernale dell’Osservatorio su Risparmio e famiglie di Ing Direct, commissionato a GFK Eurisko, e condotta su un campione di 1.000 individui rappresentativi della popolazione italiana.

Gli italiani, sempre secondo il sondaggio, si confermerebbero “timidamente ottimisti”, e per il 2011 aumenterebbero la loro capacità di risparmio con un +6%. Eppure solo pochi giorni fa un’altra ricerca condotta questa volta dall’istituto britannico Ipsos Mori  in 24 Paesi del mondo, riferiva che  77 italiani su 100 sono sicuri che le loro finanze non miglioreranno affatto. Insomma un pessimismo dilagante se pensiamo al caro vita inadeguato rispetto alle attuali retribuzioni salariali  e alle condizioni occupazionali in cui versa il paese con migliaia tra disoccupati, precari, lavoratori in cassaintegrazione. Un fenomeno inarrestabile. Altro che calo dei consumi. Gli italiani spendono meno perchè i soldi non ci sono perchè le famiglie non riescono neppure ad arrivare alla terza settimana del mese. Secondo l’osservatorio, invece, il 60% degli italiani riuscirebbe a risparmiare 170 euro al mese, mentre solo il 7% accantona 500 euro.

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