Lecce. L’imprenditore trovato cadavere fu accoltellato e bruciato dalla moglie

LECCE – Avrebbe prima ucciso il marito a martellate, durante una lite in casa avvenuta per futili motivi, poi si sarebbe fatta aiutare da un familiare ad occultare il cadavere che è stato anche dato alle fiamme.

Sembra risolto così il giallo dell’omicidio di Antonio Ingrosso, l’imprenditore di 50 anni di Torchiarolo, in provincia di Brindisi, ritrovato senza vita domenica mattina tra le strade poco frequentate in questa stagione della località turistica di Casalabate, in provincia di Lecce. La moglie dell’uomo, Maria Grazia Greco, 46 anni, è stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria dai carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Lecce con le accuse di omicidio volontario e concorso in occultamento e vilipendio di cadavere. La coppia ha una figlia che, al momento dell’omicidio, non era in casa. Il corpo venne trovato denudato e semicarbonizzato a due giorni dalla scomparsa dell’imprenditore. Nei confronti della persona che ha aiutato la donna non sono stati presi finora provvedimenti. Ingrosso faceva il fabbro ed era incensurato.

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