Viterbo. Minorenne tenta rapina per gioco: “Mi annoiavo”

VITERBO – «Mi annoiavo e cercavo emozioni, per questo ho deciso di fare come nei videogiochi». Così ha risposto agli esterrefatti agenti del commissariato di Ps di Tarquinia, in provincia di Viterbo, un ragazzo di 17 anni, studente, figlio di buona famiglia, bloccato mentre tentava di compiere una rapina in un bar. Poco prima, il minorenne aveva fatto irruzione nel locale con una pistola in una mano e un pugnale di grossa dimensione nell’altra, il cappuccio della felpa sul capo, il volto coperto da uno scaldacollo e da un grosso paio di occhiali da sole. Poi ha puntato la pistola al volto della titolare intimandole di consegnargli l’incasso della giornata. Una collaboratrice della proprietaria del bar, senza farsi notare, è riuscita a chiamare il 113 e a dare l’allarme. In pochi secondi, gli uomini del vice questore Riccardo Bartoli hanno circondato il locale, hanno fatto irruzione e hanno ammanettato il ragazzo. A quel punto il minorenne è scoppiato in lacrime e ha detto: «Cercavo emozioni perchè mi annoiavo. Volevo fare come nei videogiochi». La pistola è risultata una scacciacani cui era stato tolto il tappo rosso.

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