ROMA – Il comandante della Costa Concordia, naufragata a gennaio all’isola del Giglio, “ha dimostrato di non essere in grado di gestire una situazione di pericolo”.
Lo scrivono i giudici della Cassazione che il 10 aprile hanno confermato i domiciliari per Schettino. I gravi fatti a lui contestati rendono “concreto il pericolo di reiterazione del reato”, dicono i giudici, ma non ravvisano “pericolo di fuga” da parte del comandante.