ROMA – Talune parti politiche sono inerti sul ddl corruzione. È un atteggiamento non scusabile. L’accusa viene dal presidente del consiglio Mario Monti, intervenendo a un convegno organizzato dal governo con l’Ocse a Roma.
«C’è una inerzia comprensibile ma non scusabile di talune parti politiche» a portare a termine il ddl anticorruzione. Il governo comunque «vuole portarlo avanti» dentro «un pacchetto equilibrato» sulla giustizia, dice Monti.