ROMA – ‘’L’atteggiamento gretto ed egoistico dei cinque paesi che ieri ha messo a repentaglio perfino i fondi per il terremoto dell’Emilia e che ha bloccato il negoziato sui 90 milioni necessari ad assicurare a Erasmus il completamento dei programmi negli ultimi mesi del 2012, e’ il vero scoglio politico su cui potrebbe arenarsi l’Unione europea’’.
Lo avverte in una nota il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella. ‘’Lo schieramento dei paesi che attraverso il rifiuto di ripianare gli impegni finanziari extra-budget dell’anno corrente si prepara a congelare o addirittura ridurre la loro contribuzione al bilancio dell’Ue, annovera Stati come l’Inghilterra, la Germania, la Francia, la Svezia, la Finlandia, l’Austria – rileva Pittella – cioe’ proprio quelli che vantano le finanze pubbliche piu’ floride, mentre l’Italia, che ricordo a tutti e’ ‘’contributore netto’’ dell’Unione e la seconda potenza industriale europea, e’ costretta ad aspettare con il cappello in mano il pagamento dovuto dei fondi per le politiche di coesione di quest’anno’’. ‘’La speranza di battere il miope egoismo dei governi e’ riposta ancora una volta nel Parlamento europeo, la ferma reazione della Commissione Bilancio ha permesso ieri di raggiungere un accordo sui fondi per l’Emilia – conclude Pittella – continueremo la nostra battaglia per non ridurre ma aumentare le risorse comunitarie da mettere a disposizione della crescita, della coesione, del lavoro’’.