Cgia Mestre. Bortolussi: “Si al redditest, ma scoviamo i grandi evasori”

VENEZIA – “Negli ultimi anni tra gerico, serpico, chiamate al 117, eliminazione del segreto bancario, spesometri e redditometri i vari lo Stato si è dotato di tutti gli strumenti possibili ed immaginabili per combattere la grave piaga dell’evasione fiscale.

Sono tutti meccanismi su cui non si può che essere d’accordo e in quest’ottica va visto anche l’ultima “invenzione” che verrà applicata a breve: il redditometro. Proprio riguardo a quest’ultimo, tuttavia, per rendere questa lotta ancora più credibile ed “onesta” nei confronti di tutti i contribuenti, sarebbe doveroso che si rendessero note anche le metodologie di calcolo dei coefficienti che stanno alla base del nuovo redditometro. Ancora più importante sarebbe che lo Stato Italiano potenziasse le attività di intelligence e gli accordi fra gli Stati con relativi scambi di informazioni, che andrebbero a colpire la vera e grande evasione molto più dannosa dell’evasione spiccia, di massa, e di sopravvivenza colpita dal redditometro”      

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