Congresso Fli: rischio spaccatura sul nome del segretario

MILANO – L’ipotesi di Italo Bocchino segretario resta in piedi, nella seconda giornata dell’Assemblea Congressuale di Fli. Ma poichè ha creato tensioni e discussioni anche aspre tra i futuristi, Gianfranco Fini ha deciso di riunire, questa sera al termine degli interventi, i vertici del partito per trovare una soluzione comune e condivisa. Dalle assise di Fli Fini vuole che esca una immagine compatta, e certo non desidera che si ripeta la divisione in correnti che in An arrivò a definire «metastasi». Ieri il leader di Fli si è detto «soddisfatto» della volontà espressa in diversi interventi (nonostante i diversi accenti su un possibile rapporto con la sinistra) di lavorare per fare di Fli la forza di centrodestra che, presto o tardi, raccoglierà i consensi al termine dell’era berlusconiana. Quindi, mentre la commissione statuto è al lavoro anche per definire gli assetti degli organigrammi, Fini scende in campo, per evitare tenere compatto il partito ed evitare che ne sia danneggiata l’immagine dalle cronache di liti sulle poltrone. Tra le ipotesi che si prospettano c’è quella di una sorta di ‘direttoriò, per la gestione collegiale di Fli.

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