Roma. Aggredito con un pugno Daniele Capezzone

ROMA – Due pugni, uno in pieno volto e l’altro al petto, poi la fuga, in mezzo ai tanti turisti che come sempre affollavano il centro di Roma. È durata pochi istanti l’aggressione, questa sera, a Daniele Capezzone. Un raid in piena regola, a due passi dalla sede del Pdl di via dell’Umiltà.

«Ero appena uscito dal partito – racconta Gregorio Fontana, deputato Pdl, uno dei primi a soccorrere il portavoce del Pdl – e ho visto un gran trambusto in strada. C’era la polizia e diverse persone, che si erano fermate per curiosare». Il parlamentare si è accorto soltanto dopo di quello che era successo: «Quando ho visto Capezzone, mi sono avvicinato e mi ha detto che era stato picchiato», spiega Fontana. «Subito dopo è arrivata l’ambulanza – racconta ancora il deputato – che lo ha portato al Santo Spirito». Gli accertamenti sanitari a cui il politico è stato sottoposto non hanno riscontrato nulla di preoccupante e infatti, intorno alle 20.30, Capezzone è stato dimesso. «Sto meglio, ma scusate: ora voglio solo risposare», dice al telefono dalla sua abitazione. Gli inquirenti, intanto, stanno cercando di far luce sull’episodio. Sulla vicenda indagano gli agenti della Digos e la questura di Roma, che stanno esaminando le immagini delle telecamere di sicurezza della zona per tentare di identificare l’aggressore. Già raccolta la testimonianza di Capezzone, i fotogrammi delle registrazioni serviranno anche a stabilire se l’uomo ha agito da solo o con l’aiuto di un complice.

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