Tasi, nella capitale regna il caos

 

ROMA – «La burocrazia non ha mai agevolato il cittadino, ma quando il suo linguaggio si contraddice rischia addirittura di penalizzare un’intera comunità. È il caso degli inquilini degli alloggi ATER che, a 3 giorni dalla scadenza di pagamento della TASI, non sanno cosa fare.

La circolare di chiarimento dell’8 ottobre scorso, infatti, precisa che i fabbricati di abitazione civile destinati ad alloggi sociali pagano il 2,5 per mille, di conseguenza il locatario dovrebbe pagare il 20% del 2,5 per mille. Sempre la stessa circolare chiarisce che gli alloggi assegnati dall’Ater pagano il 20% dello 0,8 per mille. Davvero una bella differenza, nonchè un dilemma per i tanti cittadini romani che vogliono pagare le tasse in tempo e non sanno a quale aliquota fare riferimento. Ad oggi, nè Comune di Roma, nè ATER, hanno fornito chiarimenti, nè indicato una via più agevole e, soprattutto, trasparente per uscire da questo ginepraio. Ciò comporterà ovviamente ritardi e, nella peggiore delle ipotesi, multe agli inquilini che, invece, intendono versare correttamente gli importi dovuti». A dichiararlo Daniela Tiburzi, Presidente Commissione Elette – Roma Capitale.

 

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