Pirateria. Sfogo sindaco Procida: “lo stato non garantisce sicurezza a navi italiane”

ROMA – Anche stavolta la Farnesina nel confermare il sequestro di una nave italiana ha fatto appello agli organi di stampa perchè mantengano il necessario riserbo per favorire la liberazione degli ostaggi. Alla nota del Ministero degli Esteri ha fatto subito eco quella diffusa dal sindaco il sindaco di Procida (NA), Vincenzo Capezzuto.

Da questa piccola isola del Golfo di Napoli provengono almeno 4 dei marittimi italiani caduti finora nelle mani dei pirati somali. Due sono membri dell’equipaggio della petroliera Savina Caylin in mano ai pirati dall’8 febbraio e due erano a bordo della motonave italiana ‘Rosalia D’Amato’ catturata stanotte dai pirati somali. Capezzuto nell’apprendere che altri due dei suoi concittadini sono caduti nelle mani dei pirati mentre erano a bordo della motonave ‘Rosalia D’Amato’ catturata stanotte nel mare arabico ha esternato una dura reazione. “Noi procidani siamo stufi perchè lo Stato italiano non garantisce sicurezza e assistenza alle navi italiane che navigano in questi mari pericolosi”, ha affermato il sindaco di Procida. “Ho convocato urgentemente il Consiglio comunale di Procida in seduta straordinaria che domani pomeriggio formalizzerà una richiesta allo Stato affinchè si faccia promotore di iniziative tese a garantire tutti i marinai italiani”, ha annunciato il sindaco Capezzuto.

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