Pakistan. Cristiano arrestato con l’accusa di blasfemia

ISLAMABAD  – Non si fermano in Pakistan gli arresti di cristiani accusati di «blasfemia».

La polizia ha confermato oggi la notizia dell’arresto nella provincia orientale del Punjab di Naveed John, finito in manette l’8 ottobre a Sargodha con l’accusa di aver scritto versetti del Corano su una spada utilizzata in ‘riti di guarigionè, come ha detto l’ufficiale di polizia Noor Akbar, citato dall’agenzia di stampa Dpa. Nei giorni scorsi era stata l’Agenzia Fides ad accendere i riflettori sul caso del 24enne John. «In base a una pratica diffusa tra i gruppi cristiani pentecostali e carismatici, il giovane stava pregando in privato per un’altra persona, chiedendo a Dio di liberarla da mali fisici e spirituali – ha scritto Fides nei giorni scorsi – Nella sua casa spesso venivano fedeli di diverse religioni, inclusi musulmani, chiedendogli di pregare per loro. Uno di questi, un agente di polizia in incognito, aveva portato una spada su cui erano incisi dei versetti del Corano e quando il giovane l’ha messa sotto le sua gambe, lo ha denunciato affermando che Naveed aveva intenzionalmente agito per oltraggiare il Corano».

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