NEW YORK – Decine di migliaia di nordcoreani vengono mandati dal regime a lavorare all’estero, in condizioni simili ai lavori forzati, per aggirare le sanzioni dell’Onu e guadagnare moneta straniera per le casse del Paese per un ammontare di circa 1,2-2,3 miliardi di dollari all’anno.
Lo denuncia il relatore speciale dell’Onu per i diritti umani in Corea del Nord, Marzuki Darusman, in un rapporto all’Assemblea generale.