Terrorismo, Europol: dai 5 ai 7mila foreign fighters europei

ROMA  – A livello europeo si stima che i foreign fighters europei sono attualmente tra i 5 e i 7mila. Persone che hanno combattuto in Siria e in Iraq “con una ulteriore radicalizzazione delle loro posizioni e che se tornassero in patria lo farebbero, molto probabilmente, per compiere attentati”. Ad affermarlo è stato stamane il direttore di Europol, Rob Wainwright, che ha partecipato al terzo Foro di Roma, organizzato con dodici capi della polizia di altrettanti Paesi dei Balcani.

Il direttore di Eruopol ha, quindi, voluto ringraziare l’Italia e il ministro Alfano “per la leadership dimostrata nel contesto europeo e per le posizioni espresse sull’immigrazione clandestina e sul terrorismo. Europol – ha aggiunto – vuole una risposta più efficace al terrorismo e all’immigrazione e per questo abbiamo creato una piattaforma che coinvolge 40 Paesi per coordinare meglio le operazioni”.

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