ROMA – “Non ha il minimo senso del dovere di tutelare l’ambiente. Fosse per lui, chiuderebbe il ministero”. All’indomani del duro scontro in Consiglio dei Ministri sui fondi da destinare al suo dicastero, il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, intervistata da Repubblica torna a criticare il suo collega dell’Economia, Giulio Tremonti. Perchè al di là delle scuse per “una parola fuori contesto, non adeguata alla sede”.
Prestigiacomo non intende affatto scusarsi “per la sostanza delle cose dette”. Anzi: “Le riconfermo. Ho talmente tanto ragione che quei soldi sono tornati nel luogo deputato, nel posto giusto, tra le mie mani”. Il ministro dice di rifuggire “la baruffa pur di fare notizia”, ma in questo caso la posta in gioco era alta, “se si azzera un miliardo di euro d’un tratto e se quel miliardo serve per la difesa del suolo, per bonificare dall’amianto, togliere dall’aria veleni, dare finalmente una svolta…”. E rispetto alle dichiarazioni del Tesoro secondo le quali non sarebbe arrivata richiesta di spendere i finanziamenti, Prestigiacomo replica: “Tremonti dimentica che gli sono state notificate in precedenza quattro mie lettere”.