Pakistan: lutto e sciopero dopo strage avvocati a Quetta

QUETTA – Numerosi avvocati in Pakistan hanno deciso di non partecipare alle udienze in segno di protesta contro l’attentato che ha ucciso almeno 70 persone, tra i quali molti colleghi, lunedi’ scorso. L’attacco e’ stato compiuto da un kamikaze che ha decimato una generazione di avvocati nella vasta regione nel sud-ovest del Paese, una regione piagata dalla guerriglia e da una severa repressione militare.

L’attentato e’ avvenuto all’esterno del Pronto Soccorso dell’ospedale civile dove era stato portato per l’autopsia la salma del presidente dell’Ordine degli Avvocati della regione, Bilal Anwar Kasi, egli stesso bersaglio di un attacco poche ore prima: si erano raccolte circa 200 persone, la gran parte giornalisti e avvocati. Matredi’ e’ stata una giornata di lutto per Quetta: citta’ quasi deserta, la maggior parte del trasporto pubblico non ha circolato, mentre scuole e mercati sono rimaste chiuse. L’attentato e’ stato rivendicato da una fazione talebana e dai jihadisti dell’Isis.

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