ROMA – Il Coach, così come lo conosciamo oggi, ha origine negli Stati Uniti circa 50 anni fa, ma le sue origine possono essere ritrovate molto più indietro nel tempo.
Facciamo riferimento a Socrate e il suo metodo di conversazione (Maieutica) portava i suoi discepoli alla auto consapevolezza di possedere tutte le risposte dentro se stessi e quindi di conoscere la “verità” senza cercare risposte all’esterno. In questo processo di conoscenza di se stessi diventa importante la domanda che Socrate doveva saper porre ai suoi discepoli: domande semplici ma potenti.
Analogamente il Coach, che ha fiducia totale nelle capacità dei propri Clienti, lo accompagna in un processo di Coaching in cui ricercare la soluzione ai propri problemi o la strada per raggiungere gli obiettivi, attraverso la formulazione di domande collegate al contesto e a riflessioni condivise con il suo interlocutore.
Quindi la relazione di Coaching si basa su alcuni elementi fondamentali: la relazione di fiducia e l’ascolto.
Il Coahing cosa non è? Partiamo da cosa non è. Non è uno strumento che si occupa delle Psicopatie o psicopatologie.
Il Coaching è un percorso di svuluppo di capacità utili alla realizzazione dei propri progetti di cambiamento.
Nel Coaching non è importante come tu sia arrivato ad oggi ma quello che oggi puoi fare per gestire un cambiamento adesso per costruire il futuro che desideri.
Il Coach non giudica, ma sa cogliere l’opportunità delle differenze delle Persone, rispetta il loro contesto e i loro schema di valori. Sa che questo è alla base delle scelte che faranno.
Il Coach non spinge il Cliente, ne lo guida, ma accompagna verso la sua soluzione unica e autonoma.
Cosa accade nel caso in cui 10 persone propongo il raggiungimento dello stesso obiettivo? Che ognuna sceglierà un Percorso differente per arrivarci, il più adatto a se stessa.
Quali sono gli effetti del coaching?
Crescere in consapevolezza, ampliare la possibilità di scelta valutando tutte le possibilità, trasformare il progetto in un piano concreto di azioni e usare al massimo tutte le proprie potenzialità per raggiungere l’obiettivo, acquisirne altre utili al nostro progetto di cambiamento.
Crescere nella leadership personale, oltre che professionale, significa essere consapevoli, saper gestire gli imprevisti e cogliere le opportunità, prendere in modo autonomo le decisioni utili al raggiungimento del proprio benessere.
Essere una fonte di ispirazione per chi ci circonda. Per i nostri figli ad esempio.
“Esiste un attimo in cui tutto ti sembra cosi ordinario, in quel momento puoi decidere di riordinare l’ordinario o di fare qualcosa di nuovo e straordinario. In entrambi i casi avrai ragione. E’ tua la scelta.
Se hai un progetto non importa le competenze tecniche che hai quelle le sviluppi con studio e esperienza. Importa chi sei e dove vuoi andare. Radici nei tuoi valori e nel tuo contesto culturale, ali per volare dove sogni, un piano di volo per arrivarci, come lo decidi tu. Sembra semplice ma .. in realtà può esserlo. Basta crederci, volerlo, metterci cuore e passione e infine farlo. Un passo alla volta. Il tuo passo.