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Diffamazione. Non c’è il carcere, ci sono i “bavaglini”
ROMA - L’Italia si mette a posto con l’Europa che più volte aveva sanzionato il nostro Paese per la legge sulla stampa che applicava la pena del carcere ai giornalisti per e il reato di diffamazione a mezzo stampa, ma non si mette in linea con i principi e le regole della libertà di informazione vigenti nei Paesi più avanzati. Per togliere il carcere, il Senato ha introdotto una serie di “scambi” impropri, sotto la pressione soprattutto del centro destra che nella scorsa legislatura aveva più volte tentato di introdurre il bavaglio alla stampa.
Abolire carcere per diffamazione a mezzo stampa è fatto di civiltà
ROMA - L’approvazione da parte del Senato del Ddl sulla diffamazione e' un fatto positivo. Particolarmente significativa e' la cancellazione del carcere come pena per la diffamazione a mezzo stampa. 'E' un fatto di civilta', cancellare una norma illiberale, residuo del Codice Rocco, che limita fortemente la liberta' di stampa. E' un tema sul quale mi sono impegnato nella scorsa legislatura e in quella in corso, insieme ad altri colleghi, anche di altre forze politiche, non senza qualche incomprensione.
Carcere. 3X6. La piazzetta dei libri
Carcere. Antigone, come ottenere i risarcimenti per il trattamento inumano e degradante
ROMA - L'associazione Antigone diffonde sul proprio sito e presso gli istituti penitenziari un modello per ottenere un risarcimento o la riduzione di pena per chi ha subito un trattamento inumano e degradante, ai sensi dell'art.3 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, in quanto costretto a vivere in una cella con meno di 3 mq. di spazio.
Verità e giustizia per Giuseppe Uva
ROMA - Sono passati ormai sei anni da quel drammatico giorno di giugno del 2008 in cui Giuseppe Uva è passato da una passeggiata con un amico a una caserma dei carabinieri e da lì a una caserma dei carabinieri e alla camera mortuaria di un ospedale, dopo un ricovero durato qualche ora. La procura della repubblica di Varese, interpellata a suo tempo sul caso, aveva chiesto di archiviare il procedimento ma il giudice delle indagini preliminari Stefano Sala ha deciso di rinviare a giudizio i sei poliziotti e due carabinieri coinvolti nella immotivata morte di Giuseppe Uva che -quella notte di sei anni fa- l’hanno torturato nella caserma in cui è stato condotto e sono imputati oggi di omicidio preterintenzionale, arresto illegale, abbandono di incapace e abuso di metodi di contenimento. Il giudice per le indagini preliminari a sua volta aveva respinto la richiesta di non luogo a procedere formulata dal procuratore facente funzioni Felice Isnardi al termine della fase istruttoria riaperta da Giuseppe Sala.
Le Murate. L’ex carcere fiorentino riconsegnato alla comunità
FIRENZE - Quando si affronta la riconversione di un edificio pubblico, ammettendo per un attimo che non prenda il sopravvento la speculazione, ci si trova di fronte a un dilemma: come integrare la nuova destinazione con il rispetto per ciò che quell’edificio ha rappresentato per la comunità dove si trova.
Carceri. L’Europa valuta positivamente l’Italia. Orlando, c’è molto da fare
ROMA - Il Consiglio d'Europa valuta positivamente i miglioramenti della situazione nelle carceri italiane e rinvia al giugno 2015 un'ulteriore valutazione sull'attuazione delle misure decise dal governo per affrontare il problema del sovraffollamento.
Carceri. Italia maglia nera dell'Europa per sovraffollamento
ROMA - Non è una novità: le carceri italiane si confermano infatti le più sovraffollate d'Europa: a denunciarlo, ancora una volta, è il Consiglio d'Europa, l'organismo di Strasburgo che sovrintende alla difesa dei diritti umani e che ha pubblicato oggi il rapporto annuale sulle statistiche carcerarie riferito al 2012.
Dell'Utri resterà in carcere, forse fino alla decisione sull'estradizione
BEIRUT - Marcello Dell'Utri rimane in carcere. Oggi, infatti, l'ex senatore non è comparso davanti ai magistrati libanesi per l'udienza di convalida dell'arresto, perché tale udienza non è prevista dalla legge libanese. Così ha sentenziato il procuratore generale della Cassazione, Samir Hammud, sottolineando che Dell'Utri potrebbe rimanere detenuto "fino alla decisione sull'estradizione", chiesta dal governo italiano.
Diffamazione. Cassazione, niente carcere per i giornalisti
ROMA - Non al carcere per i giornalisti ritenuti responsabili di diffamazione, se non in «circostanze eccezionali».