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Senato. Ora compare il “modello francese”. Ma c’è subito un coro di no
ROMA - Siccome non bastavano più di tremila emendamenti alla legge per la riforma del Senato, ma si parla anche di ben cinquemila che potranno contarsi al momento in cui scade la presentazione in Commissione, arriva una proposta del governo, il cosiddetto n” modello francese”.
Senato. L’elezione diretta assicura autorevolezza e indipendenza
ROMA - Dopo la vittoria di Renzi e del Pd alle europee il cammino delle riforme può essere piu' spedito ed e' giusto porsi l'obiettivo di approvare il Ddl costituzionale entro giugno in prima lettura e definitivamente entro l’anno. Gli Italiani dovranno in ogni caso essere chiamati a esprimersi con un referendum.
Agricoltura. Dare ai giovani le terre confiscate alle mafie
ROMA - «Dare in concessione i terreni agricoli confiscati alla criminalità organizzata a giovani che non hanno compiuto quarant'anni e che abbiano la qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale secondo le modalità e le misure di prevenzione previste dal codice delle leggi antimafia (dlgs n. 159/2011, ndr)». È quanto prevede la mozione presentata dal gruppo del Partito democratico della commissione Agricoltura del Senato.
Decreto Lavoro, sì del Senato
Ora il provvedimento ideato dal ministro Poletti, torna alla Camera per la definitiva approvazione. Proteste dei 5 Stelle e malumori nella sinistra del Pd
Riforme. C'è maggioranza su elettività senatori
ROMA - E' ancora aperta la strada per realizzare, con un'ampia condivisione politica, una riforma costituzionale che superi il bicameralismo perfetto. Il Senato deve svolgere funzioni di garanzia oltre che di rappresentanza dei territori; avere competenze paritarie con la Camera su Costituzione, leggi elettorali e referendum, ordinamenti dell'U.E., diritti civili e politici fondamentali.
Riforma del Senato. Passa il testo. Renzi, è la volta buona
ROMA - E’ stato approvato in Commissione Affari Costituzionali il testo base del governo sulla riforma del Senato con 17 voti favorevoli e 10 contrari.
Riforme, sul Senato non c’è accordo
Verso una lunga seduta notturna a Palazzo Madama. Possibile un ordine del giorno comune di maggioranza ed opposizioni, per arrivare ad un testo condiviso ma da emendare
Il futuro o futuribile Senato
ROMA - Sulla riforma del Senato, ridiventata di attualità dopo che l’uomo forte della destra (che resta ancora, dopo vent’anni, Silvio Berlusconi, il che conferma le diagnosi di chi sostiene che i populismi – di vario colore – dominano l’attuale parlamento e che la Casta, l’indimenticabile bestseller di Rizzo e Stella, ha ancora qualcosa da dire agli italiani) ha minacciato di far cadere il governo Renzi, è il caso di fermarsi per un momento a riflettere.
Lavoro. Dl approvato con 283 sì e 161 no. Ora passa al Senato
ROMA - L'aula della Camera ha approvato in prima lettura il decreto lavoro con 283 voti a favore, 161 contrari e un astenuto. Hanno votato a favore tutti i partiti di maggioranza: Pd, Ncd, Sc, Per l'Italia, Centro democratico, Psi e le minoranze linguistiche. Contrari, invece, M5S, Forza Italia, Sel, Lega Nord, FdI-An. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.
Senato eleggibile, nuovo scontro in Commissione Affari Costituzionali
Il Senatore Vannino Chiti: “Il Governo non può mettere paletti insuperabili”. Forza Italia pronta a rivedere la sua posizione a favore del Ddl alternativo