Visualizza articoli per tag: vitalizi
Vitalizi. La Consulta potrebbe approvarne la rideterminazione
Eppure la Corte Costituzionale potrebbe approvare il ricalcolo dei vitalizi in essere previsto dalla proposta Richetti. Nonostante tutta la rassegnazione e la rabbia che si leggono nei commenti di chi già sa che la Corte respingerà ma anche nonostante tutta la preoccupazione di chi pensa che è solo il primo passo per ricalcolare tutte le pensioni col contributivo i giudici della Consulta potrebbero percorrere una strada che consentirebbe loro di far passare la, allora ed eventualmente, Legge Richetti sul ricalcolo dei vitalizi in essere.
Vitalizi. Con la proposta dei 5 Stelle risparmi nel 2060
Nel corso della discussione sulle misure relative ai trattamenti previdenziali dei deputati si sono contrapposte due idee differenti sulla entità e qualità delle modifiche da effettuare. Visto che, in maniera piuttosto singolare, non sono riuscito a reperire confronti tra gli effetti economici delle due proposte ho ritenuto doveroso imbracciare carta, penna e calcolatrice e procedere all’analisi degli impatti.
Pensioni. Boeri, problema esodati non ancora del tutto risolto
ROMA - Tito Boeri, presidente dell'Inps è intervenuto alla trasmissione di Rai 3 In mezz’ora dove ha parlato senza mezzi termini del problema pensioni, esodati e vitalizi ai politici Secondo il presidente, l’Inps è una macchina importantissima, perché gestisce qualcosa di molto importante che riguarda la vita degli italiani.
Vitalizi parlamentari, stop per i condannati
ROMA - L’Ufficio di presidenza della Camera ha dato oggi pomeriggio l’ok all'abolizione dei vitalizi per i deputati che abbiano riportato condanne definitive per reati considerati gravi. Si tratta prevalentemente di reati di mafia, contro la pubblica amministrazione e delle condanne in via definitiva a più di due anni per reati comuni che prevedano un massimo edittale non superiore ai sei anni, sulla scia di quanto enunciato dalla legge Severino.
Il Voltaire berlusconiano di Sergio Romano
Nell’Italia di oggi spaccata in due come una mela, ci sono i giornalisti berlusconiani e quelli antiberlusconiani. Mentre la seconda categoria è abbastanza compatta e si caratterizza per il fatto che cerca di analizzare le malefatte del regime del magnate di Arcore raccontando fatti e situazioni, con dovizia di documentazione (come nel caso di Marco Travaglio), nella prima ci sono giornalisti arcigni, sovente efficaci, come Belpietro e Sallusti e giornalisti che nascondono, dietro una pesante patina di dottrina, l’intenzione di “nobilitare” il regime, sovente piegando perfino le idee di giganti quali François-Marie Arouet, meglio conosciuto come Voltaire.