Libri. Marco Mensurati e Giuliano Foschini svelano la “Gomorra” del calcio

ROMA – Sono venuti in molti, tra loro lo scrittore Gianrico Carofiglio, alla presentazione di “Lo zingaro e lo scarafaggio” (Mondadori), il libro sul lato oscuro del calcio italiano dei due giornalisti di Repubblica Marco Mensurati e Giuliano Foschini.

Il lavoro è  frutto di un’inchiesta lunga più di un anno e dell’incontro con Hristiyan Ilievski, il latitante del calcio scommesse, che i due “autori-segugio” hanno stanato nel suo habitat in Macedonia. “Lo zingaro e lo scarafaggio” é un viaggio nei gironi dei match truccati, tra le illusioni di una banda sgangherata e la ferocia delle mafie internazionali,  una visita demifistificante nella Gomorra del pallone.

Carlo Bonini, inviato di Repubblica, presenta così il romanzo dei colleghi: “Il calcio diventa metafora di quello che siamo, specchio fedele di come ci siamo ridotti” e lo definisce tuttavia libro “lieve”,  perché lo stile è narrativo. “La sequenza della storia è verissima – spiega Marco Mensurati – ma è stata costruita separando gli avvenimenti per adattarli ad una fiction”. Fotogrammi di una vicenda all’ultimo respiro perché, come dice Bonini,  “il giornalista che scrive di calcio è bersaglio di tensioni incredibili”.

Giuliano Foschini definisce  la realtà calcistica: “Il frutto di una passione manipolata a  businnes”.  “Per far si che il calcio torni ad essere una passione – avverte Carlo Bonini – non bisogna rimuovere tale problema”. Cosa che, a quanto pare, i tifosi,  refrattari a guardare la realtà in faccia, detestano.

Marco Mensurati, anni addietro si é occupato di cronaca giudiziaria e ha seguito per Repubblica le vicende di Mani Pulite. A chi domanda quali siano le differenze nei due ambienti, chiarisce: “La differenza è culturale ma hanno in comune la totale mancanza di percezione della devianza”. A chi   indaga il segreto per entrare in confidenza con lo Zingaro, ovvero Hristiyan Ilievski, l’uomo chiave delle scommesse illegali, Mensurati risponde con una parola su cui riflettere e sperare: “La trasparenza”.

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