Venezia 69. “At any price”, in concorso. Recensione. Video

VENEZIA (nostro corrispondente) – “At any price”, “Ad ogni costo”, è la storia di una famiglia e della sua sfida per primeggiare nella vita.

Il padre, un agricoltore, aspira ad essere il migliore di un piccolo impero e rivaleggia con altri possidenti. La stessa tensione a emergere  insegna ai figli, che con lui non hanno un buon rapporto. Uno si è allontanato da casa, un altro rifiuta di seguire le orme del nonno e del padre, coltivare la terra e darsi al commercio, preferisce essere primo correndo come pilota. Al ragazzo succederà di essere sconfitto in una gara con le auto, al padre di vedere l’ azienda rischiare il fallimento, un incidente metterà entrambi di fronte ai veri problemi e ai valori fondanti della vita…

“At any price” è il quarto film del regista newyokese di origini iraniane Ramin Baharani, che concorre per la prima volta al Leone d’oro ma ha già vinto il premio Fipresci nel 2008 a Venezia. Bravi gli attori, Zac Efron, in veste di protagonista, da prova di una recitazione matura; bravo il collaudato Dennis Quaid, protagonista anche lui, nella parte del padre.  Il ritratto di una cultura, una mentalità aggressiva e limitante, che ha il tocco della verosimiglianza con una realtà spietata, primitiva, celata da un superficiale perbenismo.

At Any Price
(At Any Price, 2012, UK/Usa)
Regia:  Ramin Bahrani
Con:  Zac Efron,    Dennis Quaid,    Heather Graham,    Clancy Brown,   Kim Dickens,   Red West,   Chelcie Ross,   Maika Monroe,  Sophie Curtis,   Meighan Gerachis
Genere: Avventura, Drammatico, Per la famiglia

Red carpet con Zac Efron

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