ROMA – Dopo le esibizioni di Padova e Lucca, tornano a Roma, il 3 dicembre, i Jethro Tull che saranno in concerto al Gran Teatro a Tor di Quinto. Il 2012 è l’anno che rappresenta anche il 40ennale di uno degli album più significativi dei Jethro Tull, ‘Thick As A Brick’. Il tour intrapreso è dunque un modo per la band di celebrare uno dei concept album piu’ importanti della sua carriera, oltre che numero uno di vendite in tutto il mondo.
La band britannica, originaria di Blackpool, fra le più longeve e influenti, ha iniziato la sua carriera nel 1967, prendendo il nome dal pioniere della moderna agricoltura, l’agronomo Jethro Tull. Il gruppo guidato dal carismatico Ian Anderson, sempre incline a sperimentare nuove strade musicali, si impose immediatamente per le sue sonorità, originale mix di folk rock blues progressive, caratterizzato appunto dall’utilizzo del flauto traverso di Anderson. Lo strumento è decisamente nuovo per il rock, ma Anderson è in grado di utilizzarlo in modo spettacolare, facendo sfoggio anche di virtuosismi flauto-ginnici. Ma la sua presenza scenica non è da meno. Gli abiti da menestrello rinascimentale lo rendono infatti un unicum nell’ambiente del rock. La strada del successo si spiana con l’uscita di ‘Stand Up’ del 1969 con la celebre versione di ‘Bourée’ di Johann Sebastian Bach, arrangiata in chiave jazz rock e presto divenuta il cavallo di battaglia degli istrionismi al flauto di Ian Anderson. Seguono album storici come ‘Living in the past’ e ‘Aqualung’, decisamente premiato dal pubblico e ‘Thick as a brick’ album forse più prolisso ma premiato da vendite straordinarie.
Gli ultimi anni della carriera della band e il susseguirsi degli anniversari hanno visto il moltiplicarsi di ristampe rimasterizzate, tra cui anche il classico ‘Aqualung’.
Il concerto di lunedì sarà dunque una nuova messa in scena assai complessa, com’è d’altronde nello stille della band, dove alla musica si affiancheranno performance ma anche video inediti, dimostrando che comunque la band di Anderson non è mai “too old to rock’n roll”.
