Classici. “Il grande Gatsby” di F. Scott Fitzgerald

ROMA – Nato dalla penna dell’altrettanto “grande” F.Scott Fitzgerald, “Il Grande Gatsby” è uno dei personaggi letterari più misteriosi e per questo più affascinanti nella letteratura. Collocato in un’America degli anni Venti, Gatsby  è un uomo ammirato e amato da tutti, che dà luogo nella sua lussuosa dimora a feste molto particolari, che ama la mondanità, il “superfluo” per così dire, tutto ciò che insomma non è necessario alla sopravvivenza ma che la può rendere più degna d’essere vissuta uniformandosi allo spirito del protagonista e dell’opera (o se preferite sotto un’ottica da esteti).

Una figura dai contorni sfumati, che tutti cercano, che è “grande” e a cui molti si ispirano.
Fortunato romanzo di Fitzgerald, “Il Grande Gatsby” ha avuto anche diverse trasposizioni cinematografiche, molti gli attori e divi che hanno prestato i loro volti, come Robert Redford,o Leonardo Di Caprio insieme a Carey Mulligan nell’ultimo film tratto da questo romanzo.
C’è un linguaggio così accattivante e di trasporto dietro uno scrittore come Fitzgerald che è impossibile resistere, non divorare ogni sua pagina, una dopo l’altra.
Un “peccato di gola” cui non si può resistere davvero, perché quello che abbiamo davanti è un libro capace di trasportarci davvero a casa o in prossimità di quest’uomo che tutti trovano”grande”, acclamano, in un’America anni Venti che ammalia anche i pù scettici per la sua eleganza, per l’eleganza di tutti i personaggi che intrecciano l’un l’altro le proprie vite. Un affresco sotto un certo punto di vista di un’America così come l’hanno sognata intere generazioni con occhi sognanti, sino ad oggi, dove il grande sogno americano di potercela fare come “self builded man” era davvero possibile.

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