Plutonium Baby. “Welcome to the weird world”. Recensione. Video

ROMA – Sono tornati con un debut album i Plutonium Baby, un gruppo tra i migliori della scena romana punk rock. Li avevamo conosciuti durante il festival di Palestrina in provincia di Roma “Nel nome del rock” di qualche anno fa, e ne fummo colpiti moltissimo.

Eccoli  di nuovo in promozione con il loro nuovo lavoro, “Welcome to the weird world” per la Vida Loca Records. Presentato a Londra, recentemente il 13 e 14 Settembre, il release party ufficiale per il nostro paese è fissato  per il 29 Novembre, in concomitanza con l’uscita del vinile. Tredici brani, un flusso continuo di energia e adrenalina, che fonde lo stile e i suoni, le distorsioni e i riverberi, di due storici gruppi da cui traggono origine i Plutonium, ossia i Cactus e le Motorama, in un’unica formazione che  si configura come tra le più brillanti del rock ‘n roll romano degli ultimi dieci anni. 

Un album come “Welcome to the weird world” è qualcosa che non va perso assolutamente se si amano gli Stooges, con cui i Plutonium Baby possono essere molto vicini, passando per  i Suicide, Cramps e la migliore tradizione della synth music, dell’elettronica che non lascia spazio a dubbi, incertezze, ma che subito conquista. Il loro è un rock ‘n roll ancora vivissimo, tutt’altra storia rispetto chi  vorrebbe che il rock ‘n roll, sopratutto italiano, fosse morto e sepolto. Quindi non perdete tempo, non lasciatevi sfuggire uno dei gruppi più promettenti della stagione.

 

PLUTONIUM BABY –  Fist of Zen -Welcome to the Weird World
LP / CD / Digital -Vida Loca Records, Sept. 2013

 

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