Venezia 71. Apre in concorso “Birdman” di Iñárritu, regista self-made man

VENEZIA – Sarà Birdman o “Le imprevedibili virtù dell’ignoranza” ad inaugurare la sera del 27 agosto la 71ma mostra cinematografica di Venezia. Si tratta di una black comedy,  diretta da Alejandro G. Iñárritu,  che racconta la storia di un attore in declino (Michael Keaton), un tempo famoso interprete di un mitico supereroe e oggi alle prese con le difficoltà della messa in scena di uno spettacolo a Broadway che dovrebbe rilanciarne il successo. Nei giorni che precedono la sera della prima, deve fare i conti con un ego irriducibile e gli sforzi per salvare la sua famiglia, la carriera e se stesso.

Un argomento che in tempi di travaglio economico, di cadute e rinascite, di necessarie metamorfosi, riecheggia una lotta universale. Perché il sottotitolo sia “Le imprevedibili virtù dell’ignoranza”, visto che non può essere casuale, è cosa che incuriosisce e che dovremo scoprire, tanto più se apre un tempio frequentato da intellettuali. Oltre a Michael Keaton, il film è interpretato da Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone e Naomi Watts. L’equipe che gli ha dato vita  ha grandi nomi: è scritto da Iñárritu, Giacobone, Dinelaris Jr. e Bo.  Il direttore della fotografia è quell’Emmanuel Lubezki  che ha creato le splendide immagini di “Gravity”,  spettacolare film  di fantascienza con George Clooney,  che lo scorso anno ha inaugurato Venezia.

Il regista Alejandro González Iñárritu è nato nel 1963 a Città del Messico. Per capire le origini del  film in concorso, per sfatare la troppo facile storiella che solo i figli di papà arrivano al successo, percorriamo le tappe avventurose della sua vita. Figlio di Hector González Gama e Luz María Iñárritu, cresce in un quartiere borghese a Città del Messico. Il padre è un ricco dirigente di banca ma quando Alejandro ha cinque o sei anni, la famiglia González Iñárritu fa  bancarotta.  Per sostenerla il padre di Alejandro apre un’attività commerciale: compra frutta e verdura al mercato e la  rivende ai ristoranti. Nonostante le difficoltà economiche, Alejandro passa un’infanzia molto felice. A 17 e a 19 anni Alejandro s’imbarca come mozzo su una nave da cargo, dove pulisce pavimenti e ingrassa i motori. Dopo la seconda traversata dell’Atlantico decide di restare in Europa e Africa per un anno, dove vive con soli 1.000 dollari. Questa esperienza intensa sia dal punto di vista fisico che intellettuale, influenzerà profondamente la sua visione artistica. Sempre a questo periodo risale la lettura dei grandi classici dell’esistenzialismo che definiranno il suo modo di fare cinema. Alejandro racconta che suo padre è stato una grande fonte d’ispirazione, essendosi preso cura della sua famiglia con la “determinazione e forza di un guerriero”. Lo è stato anche nel film in questione? Qualche eco sembrerebbe esserci in “Birdman”.

Iñárritu ha studiato comunicazione all’Universidad Iberoamericana. Nel 1984 è stato conduttore radiofonico per la stazione messicana WFM,  più tardi ne è divenuto direttore artistico  e per cinque anni WFM è stata la radio numero uno fra i giovani di Città del Messico.Nel 1995 Alejandro scrisse, produsse e diresse un medio metraggio per la televisione messicana “Detrás del dinero” , di cui fu protagonista l’attore e cantante spagnolo Miguel Bosé. È di questo periodo l’incontro tra González Iñárritu    con lo sceneggiatore Guillermo Arriaga,  con il quale il lungometraggio Amores Perros nel 2000 prese forma. Il film, che attraverso tre storie rappresenta crudamente la vita messicana, si è guadagnato diversi riconoscimenti fra cui una nomination agli Oscar come Miglior Film Straniero, Miglior Film di Lingua Non Inglese ai BAFTA e il Gran Premio per il miglior lungometraggio e Premio della Critica Giovani alla “Settimana della Critica” del Festival di Cannes 2000. Con più di 60 premi raccolti nei festival di tutto il mondo, Amores perros è stato il film del 2000 che ha ricevuto il maggior numero di riconoscimenti segnando il debutto cinematografico di Gael García Bernal. 

Con Babel Iñárritu si è aggiudicato il premio come miglior regista al 59. Festival di Cannes. Il film ha ottenuto sette nomination agli Oscar incluse quelle per il miglior film e il miglior regista, vincendo il premio per la miglior colonna sonora originale. Ha inoltre ricevuto sette nomination ai Golden Globes e ha conquistato il premio per il miglior film drammatico. Nel 2007  Iñárritu è  stato membro della Giuria internazionale della 64. Mostra di Venezia. Nel 2010 ha presentato  Biutiful  in concorso al Festival di Cannes, dove Javier Bardem ha vinto il premio per la miglior interpretazione maschile. Biutiful è stato nominato all’Oscar come miglior film straniero e Bardem come miglior attore protagonista

Birdman o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza uscirà nelle sale cinematografiche del Nord America il 17 ottobre e all’inizio del 2015 nel resto del mondo. A  Venezia apre in prima mondiale e in concorso un uomo che, decisamente,  si è fatto da solo.

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