Sakamoto, sono malato, stop a tutti gli impegni

Il compositore premio Oscar ha un cancro alla faringe: “Sono profondamente dispiaciuto”

 

L’annuncio della malattia

Brutta notizia per i tanti fans della musica colta e per le sonorità d’avanguardia: il compositore e pianista giapponese Ryuchi Sakamato è malato e per questo ha annunciato di voler sospendere tutti i suoi impegni professionali.

Il musicista premio Oscar si ritira dalle scene e lo annuncia sul web, con una lunga lettera dedicata ai suoi fan e ai collaboratori. Sakamoto, che vive da molti anni a New York, ha un cancro alla gola ha deciso di sospendere tutte le attività per curarsi. Il pianista racconta tutto, con semplicità commovente, nel suo messaggio: tutto è nato da un semplice fastidio alla gola, dopo i controlli gli è stato diagnosticato un cancro della faringe. “Sono profondamente dispiaciuto di causare notevoli disagi a così tante persone. Tuttavia, la prima ricchezza è la salute, e quindi questa è la mia amara decisione”, scrive ancora il compositore della colonna sonora de “L’ultimo imperatore” e “Il tè nel deserto”. Sakamoto, 62 anni, aveva smesso di fumare anni fa, come spiega il Times nell’edizione giapponese, anche grazie all’agopuntura. Il primo impegno ad essere annullato è la sua partecipazione, come direttore, al Sapporo International Art festival. “Abbiate pazienza, prometto che tornerò”, è l’ultima frase del grande compositore.

Alcune indiscrezioni dicono che Sakamoto non vuole farsi curare con la radioterapia, data la sua avversione per il nucleare, rafforzatasi dopo il disastro di Fukushima. Ma l’agente di del musicista avrebbe smentito questo dettaglio.

La carriera

Dopo aver studiato pianoforte sin da giovanissimo, ebbe le sue prime esperienze musicali al liceo, dove suonò in complessi di musica jazz. Frequentò successivamente l’Università di Musica e Belle Arti di Tokyo, dove si è laureato in composizione, e ha conseguito un titolo post-lauream focalizzato sulla musica elettronica e la musica etnica. Dopo aver collaborato con Kazumi Watanabe (anch’egli membro degli YMO) in un paio di pubblicazioni, divenne co-protagonista, insieme a David Bowie, nel film di Nagisa Oshima “Furyo” (Merry Christmas, Mr. Lawrence) uscito nel 1983. Del film ha scritto anche le musiche, tra le quali spicca il tema principale, “Forbidden Colours”, cantata da David Sylvian, che divenne un singolo di successo ed il suo brano più famoso.

In seguito allo scioglimento degli Yellow Magic Orchestra avvenuto nel 1984, uscì “Ongaku Zukan” che venne ripubblicato poco tempo dopo con il titolo “Illustrated Musical Encyclopedia”, e fu registrato con Simon Jeffes e Thomas Dolby. L’album segnò la maturazione della musica di Sakamoto, divenuta una fusione di musica ‘occidentale’ e ‘orientale’. In seguito all’uscita di Esperanto e Futurista, che vennero pubblicati per il solo mercato giapponese, registrò nel 1987 l’album di successo “Neo Geo”, caratterizzato da ricercate sonorità world music, pop, e arrangiamenti elettronici.

Sempre nel 1987 vinse un premio Oscar grazie alla colonna sonora del film “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci, che realizzò con David Byrne e Cong Su. Tra le altre sue colonne sonore vi sono quelle per “Le ali di Honneamise” di Hiroyuki Yamaga (1987), “Il tè nel deserto” e “Il piccolo Buddha” di Bertolucci (1990 e 1993) e per “Tacchi a spillo” di Pedro Almodóvar (1992).

A Sakamoto venne affidata l’orchestrazione della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici del 1992, tenutisi a Barcellona, in Spagna.

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