Musica. Annie Lennox, i trionfi dopo gli Eurythmics

Nel 1995 esce “Medusa”, l’album della consacrazione internazionale

“Chiediti ogni giorno: oggi ho fatto qualcosa di gentile? Fai della gentilezza un’abitudine 

e cambierai il tuo mondo. Siamo ancora agli inizi ma il mio è un impegno a lungo termine. 

Ho usato la mia voce per esprimermi in termini più ampi in modo da dare aiuto e voce a coloro che non hanno le stesse opportunità che ho io”

(Annie Lennox)

Nel variegato panorama musicale inglese Annie Lennox è sicuramente da oltre trent’anni una delle interpreti più significative e originali insieme a Kate Bush. La sua voce così limpida e di forte impatto emotivo, la sua intelligenza e la sua sensibilità, hanno fatto di lei un punto di riferimento per le giovani generazioni anche per tematiche extramusicali. 

Il suo impegno per la difesa dell’ambiente e contro la guerra ha contribuito a fare di Annie Lennox un’artista determinata e coraggiosa.

Gli esordi e gli Eurythmics

Annie Lennox (classe 1954) frequentò fin dall’età di 7 anni una scuola di pianoforte . Vinse poi l’ammissione alla prestigiosa ‘Royal Academy of Music’ di Londra dove studiò flauto traverso. Nel 1991 ha partecipato con un cameo al film “Edoardo II” di Derek Jarman. Pare che durante gli anni d’oro degli Eurythmics, le ragazze più giovani la ammirassero più della regina di Inghilterra. Interprete raffinata ma anche potente, soffre di affaticamento alle corde vocali (questo le impedisce di fare frequenti concerti dal vivo) ed ha sofferto di depressione maniacale.

All’inizio degli anni 1980 tra Annie e il chitarrista del gruppo, David A. Stewart, nacque una relazione sentimentale. I due, per quanto la relazione si fosse già esaurita, decisero di lasciare il gruppo per crearne uno nuovo: gli Eurythmics. All’inizio della carriera degli Eurythmics, la Lennox era conosciuta per il suo look androgino, al punto che una volta impersonò anche Elvis Presley. Molti giornalisti spesso si riferivano a lei come “la Grace Jones bianca”. Questo duo negli anni ottanta ha pubblicato una lunga serie di singoli classici e molto famosi, come: “Sweet Dreams” (Are Made of This), “Here Comes the Rain Again”, “Would I Lie to You?”, “There Must be an Angel” (Playing with My Heart), “Missionary Man”, “You Have Placed a Chill in my Heart”, “Don’t Ask Me Why” e altri. Nel 1991, dopo la rottura (informale) con Dave Stewart, ha intrapreso una lunga carriera da solista con eguale successo.

La carriera solista: l’impegno politico, civile e ambientale

“Medusa” è il secondo album di Annie Lennox.

Rispetto al debutto solistico con “Diva” è piuttosto evidente la maturazione negli arrangiamenti e nei suoni. Il disco consiste in una raccolta di cover rivisitate da Annie Lennox e arrangiate nuovamente dal suo produttore Stephen Lipson.

Dall ‘album sono stati estratti quattro singoli: “No More I Love You’s”, “A Whiter Shade of Pale”, “Waiting in Vain” e “Something So Right”.

Il primo singolo, “No More I Love You’s”, è uno dei pezzi più conosciuti della Lennox, che arrivò al secondo posto nella classifiche single inglese e al numero uno posto in Canada e Italia.

Grazie al singolo apripista e alla qualità dell’album, Annie Lennox si è aggiudicata nel 1996 un grammy nella categoria Best Female Pop Vocal Performance e un Brit Award come migliore interprete femminile dell’anno. Inoltre fu nominato sempre ai Grammy Awards come miglior Album pop dell’anno, perdendo contro Joni Mitchell. La versione giapponese dell’album è stata pubblicata con il brano Heaven, cover del gruppo The Psychedelic Furs. Complessivamente “Medusa” ha venduto oltre sei milioni di copie in tutto il mondo.

Nel corso della sua carriera solista Annie Lennox ha allargato i suoi interessi e la sua sensibilità per diverse problematiche che affliggono il mondo contemporaneo: dalla guerra, ai diritti dell’uomo, alla lotta per abbattere il pregiudizio sessuale e la difesa per l’ambiente. Dopo il secondo conflitto in Iraq, scatenato dal presidente Bush nel marzo 2003, la cantante si è posta in prima fila in Europa contro tale iniziativa. Annie Lennox ha duramente criticato la decisione dell’allora premier Blair nel partecipare al conflitto insieme agli Stati Uniti. 

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