Björk, un angelo venuto dal freddo

Con l’album “Post” (1995) la cantante islandese trionfa in tutto il mondo

Per me, Stockhausen è stato uno dei pionieri che ha dato inizio ad una nuova radice nella musica. La radice elettronica, la cui estetica è molto precisa, ha le proprie interiora organiche, una struttura di DNA indipendente dal resto della musica (per esempio la radice classica di Beethoven,Wagner,Mahler o la branca di Philip Glass). Quando Karlheinz ha imbrigliato l’elettricità nel suono e l’ha mostrato a tutti noi, ha scatenato un sole che brucia e arderà per molto tempo” (Björk)

Un “caso unico” della musica contemporanea

Cantante, polistrumentista, compositrice, produttrice, attrice e modella, Björk è una delle realtà musicali più originali emerse negli anni ’90. Artistica eclettica che non si è mai piegata alle regole del mercato discografico, ha sempre puntato alla creatività, alla ricerca e alla sperimentazione elettronica. Si è cimentata con eccellenti risultati anche nel mondo del cinema, interpretando la sofferta protagonista in “Dancer in the dark” di Lars Von Trier. Per il ruolo drammatico di Selma, ricevette il premio come miglior attrice alla 53a edizione del Festival di Cannes del 2000. Björk è una figura unica nel panorama musicale degli ultimi 25 anni: la sua voce con estensione da soprano è caratterizzata di salti di ottava improvvisi di grande effetto. E’ inoltre perfettamente a suo agio anche in contesti jazz e classici. Le sonorità avanguardistiche delle sue composizioni fanno di lei una protagonista assoluta per originalità, coerenza e creatività.

La carriera di Björk (Reykjavík, 1965) iniziò a undici anni di età, quando studiava pianoforte alle scuole elementari. Uno dei suoi insegnanti presentò una registrazione di Björk, che cantava la canzone di Tina Charles “I Love to Love”, a Radio One, un’emittente radiofonica islandese. La registrazione venne trasmessa a livello nazionale; ascoltandola, un rappresentante dell’etichetta discografica Fálkinn contattò Björk per farle un’offerta per un contratto discografico. Con l’aiuto del suo patrigno, che suonava la chitarra, registrò il suo primo album, Björk (1977), nel quale si esibiva in diverse canzoni islandesi per bambini e in rifacimenti di canzoni celebri, come “Fool on the Hill” dei Beatles. Il disco divenne un successo in Islanda, anche se rimase praticamente sconosciuto da altre parti. La sua musica era complessa e di non facile ascolto.

Il vero primo album fu comunque “Debut” (1993), quando la cantante, ormai matura come artista e compositrice, riscosse un primo importante successo di vendite in Europa e negli Stati Uniti. Il suo eclettismo e la capacità di spaziare tra brani melodici e complesse strutture armoniche con strumenti elettronici, colpirono la critica internazionale. Il personaggio Björk, così originale e creativo si preparava a conquistare il mercato discografico internazionale senza nessuna concessione di sorta.

“Post”, è nata una stella

Per questo album, quello della definitiva consacrazione internazionale, Björk curò ogni particolare della realizzazione: dalla produzione, al suono, alla strumentazione e alla collaborazione con musicisti di altissimo livello. Emur Deodato si occupò della direzione orchestrale e degli arrangiamenti degli archi. La cantante suonò le tastiere elettroniche, il piano elettrico e l’organo, partecipò agli arrangiamenti degli archi e degli ottoni e alla programmazione dei sintetizzatori. Le registrazioni furono lunghe e complesse e impegnarono la cantante per quasi un anno. Le composizioni di Björk, rispetto ai due album precedenti, si caratterizzarono per una maggiore maturità e varietà stilistica. La ricerca sonora e la qualità delle incisioni fu assolutamente straordinaria. Si passa dal pop raffinato, all’elettronica, all’avanguardia sino al jazz orchestrale. Quando l’album fu pubblicato nel giugno del 1995, il successo fu notevole in tutto il mondo. “Post” raggiunse la seconda posizione in Australia, Inghilterra e Svezia, la quarta in Canada, Danimarca, Nuova Zelanda e Norvegia, la terza in Belgio, la quinta in Svizzera, la sesta in Francia, Portogallo e Germania e la 32a negli Stati Uniti. Si calcola abbia venduto complessivamente circa tre milioni di copie. Un grande risultato commerciale per un disco il cui punto di forza è l’originalità e la creativa. Da “Post” in poi Bjork sarà considerata come una delle cantanti più importanti della musica contemporanea al pari di Annie Lennox, Joni Mitchell e Kate Bush.

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