Venezia 72. “Il decalogo di Vasco”, recensione. Video

LIDO DI VENEZIA –  Calcherà il tappeto rosso del lido l’11 settembre Vasco Rossi,  a conclusione di un tour estivo che lo ha visto protagonista in 8 città italiane per oltre 600 mila spettatori.

Al rocker di Zocca è dedicato il docu-film di Fabio Masi, “Il decalogo di Vasco” che la stampa ha potuto vedere oggi. Masi, già autore di Blob su Raitre e l’appassionato Vincenzo Mollica, colonna dello spettacolo del TG1, presenteranno al pubblico in anteprima ed esclusiva mondiale, la sera dell’11 insieme all’intramontabile cantautore, la pellicola selezionata per la nuova sezione della mostra «Incontri – Cinema nel giardino».  

“Il decalogo di Vasco” racconta un immaginario viaggio in auto di due suoi fan, con la «sagoma» del rocker che guarda il mondo dal finestrino e interviene attraverso le sue riflessioni filmate.  Attori per l’occasione lo stesso regista Fabio Masi, accompagnato da Gianluca della Valle,  che  da vent’ anni lavora con il team di montaggio del TG1: bei ragazzi che sarebbero stati appropriati negli stadi che Vasco popola di una gioventù incandescente. Il «decalogo», suddiviso in dieci capitoli,  non vuole essere una biografia, ma un ritratto con un pizzico di ironia alla “Blob”. Vasco Rossi per circa un’ora interviene snocciolando aforismi, visioni, fantasie, emozioni. Il rocker ci regala con nonchalance pillole di saggezza come “cercare la verità e mantenere le proprie promesse”, spiega la ragione vitale della creatività affermando che “sessualità e violenza vengono sublimate nell’arte”. Chiarisce la sua ispirazione: “ho sempre scritto quello che mi viene da dentro, ho fatto la cronaca della mia vita. Chi capisce le mie canzoni è perché dentro ha le stesse cose che ho io”. Anche una massima inedita sulla quale si potrebbero aprire autentici gruppi di autocoscienza: “L’uomo è nato per correre solo nel momento in cui deve scappare”. E dulcis in fundo un inno alla libertà, che per Vasco Rossi significa “libertà dalle opinioni altrui e perfino dalle proprie”.

Un documento inedito sul viaggio di Vasco Rossi in questa vita e sul suo “senso”: Peccato che il montaggio lento, a volte pedante, non riesca sempre a tenere il ritmo musicale del rocker, anche se il finale con Vasco che interpreta “Quante volte”, canzone pregna di esperienza, è un crescendo davvero coinvolgente.

Quante volte – Vasco Rossi

 

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