Venezia 68. Orizzonti si arricchisce di tre film perché “cinema significa esistere”

VENEZIA –  Il programma di Orizzonti si arricchisce di Siglo ng pagluluwal (Century of Birthing), il nuovo film di Lav Diaz, pluripremiato padre del Nuovissimo Cinema Filippino,  e per chiudere, sabato 10 settembre,  si potranno vedere altre due opere: Marian Ilmestys (The Annunciation), dell’artista visiva e regista finlandese Eija-Liisa Ahtila (nella Giuria del Concorso di Venezia 68); Monkey Sandwich del regista, coreografo, performer e fotografo belga Wim Vandekeybus.

Siglo ng pagluluwal (Century of Birthing),  presentato il 10 settembre in prima mondiale, é una meditazione sui ruoli dell’artista, e racconta due storie differenti solo in apparenza: una focalizzata su un regista che ha speso anni a lavorare sulla sua ultima opera,  l’altra su un leader cristiano in una regione rurale.     Nel film, Lav Diaz fa dire al regista protagonista del film: “Con il cinema facciamo rivivere i nostri ricordi. Con il cinema possiamo perfino reinventare quei ricordi. Con il cinema ricordiamo il passato, il presente e il futuro… adesso. Grazie al cinema ricorderemo il mondo“. Poi aggiunge: “Cinema significa esistere“». Lav Diaz è nato nel 1958 a Datu Paglas, Maguindanao, nell’isola di Mindanao, nelle Filippine. La sua monumentale trilogia, Batang West Side (West Side Kid, 2002), Ebolusyon ng isang pamilyang pilipino (Evolution of a Filipino Family, 2005) e Ikalawang aklat: ang alamat ng prinsesang bayawak (Heremias, 2006), è l’archetipo di un cinema privo di compromessi ed esteticamente rigoroso e omogeneo. I suoi tre film sono considerati capolavori moderni del cinema filippino.

Marian Ilmestys (The Annunciation) dell’artista visiva e regista finlandese Eija-Liisa Ahtila reinterpreta attraverso le immagini in movimento uno dei motivi principali dell’iconografia cristiana, l’Annunciazione. L’opera attinge dal Vangelo di Luca (1:26-38) e dai numerosi dipinti con i quali gli artisti nel corso del tempo hanno reso la loro visione dell’evento evangelico. Questa versione dell’Annunciazione è ambientata nel presente. L’opera consiste in un’effettiva ricostruzione dell’evento, basata sui materiali raccolti durante i preparativi per le riprese. Tutti gli attori, a parte due, sono non professionisti, per la maggior parte beneficiari dell’associazione caritatevole Helsinki Deaconess Institute. Gli attori animali sono un corvo ammaestrato, due asini comuni e un gruppo di piccioni viaggiatori da allevamento. Eija-Liisa Ahtila ha ottenuto una serie di importanti riconoscimenti nell’arco della sua carriera, tra i quali il Young Artist of the Year Award in Finlandia (1990), l’AVEK Award per gli importanti risultati ottenuti nel campo dell’audio-visivo (1997), l’Edstrand Art Prize (1998) e il Vincent Van Gogh Bi-annual Award for Contemporary Art in Europe (2000). L’artista finlandese è stata inoltre premiata con l’Artes Mundi Prize a Cardiff (2006) e col Prince Eugen Medal for outstanding artistic achievement in Svezia, nel 2008.

Il lungometraggio Monkey Sandwich di  Wim Vandekeybus è un viaggio affascinante e nell’ambiziosa fusione di film e performance dal vivo, uno spettacolo che miscela musica, danza, teatro e cinema. . Monkey Sandwich è un groviglio di racconti. Dalla spassosa scena di apertura sulle bugie del teatro e la follia della direzione, temi universali come la solitudine e la perdita vengono portati a galla. Vandekeybus  riesce nel suo ambizioso intento di fondere film e spettacolo dal vivo. La  prima opera di Wim Vandekeybus  What the Body Does not Remember del 1987 non solo è diventata un successo internazionale, ma ha anche vinto il prestigioso Bessie Award (the New York Dance and Performance Awards). Nel 1989 ha vinto un secondo Bessie per Les porteuses Mauvaises de nouvelles (1989). Dal 1993 al 1999, Vandekeybus ha lavorato il Teatro Reale Fiammingo. Ha realizzato 16 spettacoli con Ultima Vez, tra cui Blush (2002) e Sonic Boom (2005). Le sue creazioni sono caratterizzate da vere e proprie esplosioni di film, foto, video, musica dal vivo e, in combinazione con il testo teatrale, di danza, anche acrobatica.

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