Teddy Reno. 95 anni l’11 luglio, grande scopritore di voci nuove

L’11 luglio prossimo Ferruccio Merk Ricordi, in arte Teddy Reno, compie 95 anni, con accanto la moglie Rita Pavone, vent’anni di meno, una vita insieme sempre d’amore e d’accordo, una delle rare coppie dello spettacolo mai toccate dal minimo gossip.

Teddy Reno è un nome che alle nuove generazioni dice poco o nulla. Più nota è la sua più importante “scoperta”, Rita Pavone arrivata prima al “Festival degli Sconosciuti” inventato ad Ariccia, sui Colli Albani, la manifestazione che fece di lui il più fortunato dei talent scout nel mondo della canzone. 

Nato a Trieste da famiglia di origini ebree, durante la guerra ha dovuto sottrarsi alle persecuzioni nazi-fasciste fuggendo con la madre di città in città, ma non ha evitato l’arresto né un periodo in carcere. Dopo la liberazione a Trieste ha cominciato a cantare per una radio militare americana. Quando partì per una tournée in Germania con il repertorio di Teddy Foster, una celebrità del momento, passando il Reno ebbe l’ispirazione per il nome d’arte che gli sarebbe rimasto a vita: Teddy come Foster, Reno come il grande fiume tedesco. 

Fra le tante vite di Teddy Reno c’è dunque anche quella di scopritore di voci nuove. E’ stato un cantante definito “confidenziale”, per la voce calda e melodiosa, ha interpretato canzoni napoletane e romane, ha fondato una casa discografica la CGD (Compagnia Generale del Disco), è stato attore giovane in decine di film di successo: in Totò, Peppino e la malafemmina è lo studente di cui si innamora la ragazza alla quale, per indurla a lasciarlo, Totò e Peppino scrivono la celeberrima lettera con allegate settecentomila lire a titolo di buona uscita. E’ apparso in decine di programmi televisivi negli anni d’oro della nostra tv nazionale. Il Festival degli Sconosciuti di Ariccia lo ha inventato lui: la prima edizione la vinse uno scricciolo di ragazza torinese, figlia di un operaio della Fiat, con una voce che non poteva passare inosservata. Era Rita Pavone che Teddy Reno avrebbe sposato qualche anno dopo nonostante l’opposizione del padre di lei che faceva rimarcare la differenza d’età ma che soprattutto non credeva nelle capacità canore della figlia. 

Teddy Reno era spesso alla ricerca di voci nuove, chi scrive lo ha visto un giorno all’opera: con la collaborazione del collega del TG2 Carlo Picone gli era stata segnalata Eleonora, una bambina sui dieci anni figlia di un boscaiolo di un paesino umbro, che alle feste di paese cantava i successi dell’epoca con una voce tanto potente che lasciava tutti sorpresi. Teddy Reno, accompagnato da Rita Pavone, si spinse fino a quel paesino, ascoltò la bambina, fu d’accordo sul fatto che la sua era una voce straordinaria ma che andava educata con appropriate lezioni di canto e propose al padre taglialegna di affidargliela appunto per studiare, fare un disco di prova da mandare al festival di Ariccia, insomma di fare tutto il necessario per farne una nuova Judy Garland.  A questo proposito consigliò alla ragazzina di abbandonare il repertorio da balera e di puntare, ad esempio, su brani come Over the rainbow  che la madre di Liza Minnelli cantava nel film Il mago di Oz, certamente più adatto alla sua giovane età di quanto fossero le canzoni della Vanoni, come L’appuntamento, che la piccola Eleonora cantava a squarciagola. I genitori ascoltavano in silenzio: la madre già vedeva la sua creatura lanciatissima con il nome ridotto a Nora, come Mina, Nada, Iva, Milva, le cantanti dal nome bisillabo che allora andavano per la maggiore. Il padre, di meno ampie vedute e che forse già si aspettava un’offerta milionaria, si disse contrario e rifiutò l’offerta: “Preferisco che continui a cantare così com’è nei paesi. Ieri è arrivata seconda e ha vinto un prosciutto”. Contento lui…

Teddy Reno e Rita Pavone, visibilmente contrariati se non altro per il viaggio a vuoto fin laggiù, quel giorno salirono in macchina e se tornarono in Svizzera, dove ormai abitano da anni  se non altro perché entrambi sono naturalizzati in quel Paese che al giovane Ferruccio Merk Ricordi offrì in tempo di guerra un sicuro rifugio e dove oggi Teddy Reno novantacinquenne taglia un traguardo davvero eccezionale, come del resto si può dire sia stata tutta la sua vita. 

Condividi sui social

Articoli correlati