Venezia 68. The ides of march di George Clooney, in concorso. La recensione

LIDO DI VENEZIA  (dal nostro inviato) – Quarta regia di Clooney,  The Ides of March segue il filone, onorevolmente americano, delle pellicole  “presidenziali”. Tratto da un testo teatrale di Beau Willimon, che avendo lavorato nello staff di un candidato alle primarie conosceva bene l’ambiente,  Clony lo trasforma in un appassionante thriller politico con risvolti pruriginosi, fatto di uomini senza scrupoli, di una stagista ventenne, di un assistente ancora idealista che si ritrova, suo malgrado, a commettere bassezze delle quali mai si sarebbe ritenuto capace.

Dopo la vittoria di Obama, il film è stato ibernato per qualche anno. Il motivo è che la storia non è di parte: Clooney, acceso democratico e simpatizzante dell’attuale presidente degli Stati Uniti, ha ambientato la scena durante le primarie dei democratici. Encomiabile da parte sua, abitudine alla quale noi italiani siamo poco avvezzi: la corruzione non ha infatti, realisticamente, colore. Più di un critico ha invece lamentato qualche ingenuità nella trama, perché una piccola somma di danaro sarebbe causa del crollo di trame a lungo architettate. Non vi raccontiamo il finale, vi consigliamo di vedere il film all’inizio del 2012, quando uscirà, tra l’altro gli attori, tutti, sono molto credibili.

Le Idi di Marzo
(The Ides of March, 2011, Usa)
•    Regia: George Clooney
•    Con: Ryan Gosling, George Clooney, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Paul Giamatti, George Clooney, Philip Seymour Hoffman, Max Minghella, Jeffrey Wright
•    Distributori: 01 Distribution
•    Genere: Drammatico
•    Durata: 98′
•    Data di uscita: 13-01-2012

 

 Trailer

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe