Libri. Doris Lessing, Il quinto figlio. Una felicità distrutta

ROMA – Nel romanzo di Doris Lessing  Il quinto figlio (Feltrinelli, 2000, pag. 170 euro 7) si racconta la storia di una  coppia felice, così felice da sembrare irreale.

Harriet e David, due giovani borghesi,   hanno la loro personale concezione di  felicità; decidono di acquistare una casa grandissima e di riempirla di bambini. Nulla sembra fermarli, hanno quattro figli bellissimi e una casa piena di ospiti. Una famiglia felice insomma. Ma a cambiare tutto sarà la quinta gravidanza di Harriet che si prospetta fin dai primi mesi completamente diversa, infatti il feto nel ventre materno è iperattivo e crea nella madre uno strano senso di inquietudine. Doris Lessing, non fa sconti, non smussa gli acuminati angoli di una realtà crudele e il quinto figlio sarà il “mostruoso” Ben. Non si tratta di un bambino deforme o particolarmente spaventoso ma di un essere diverso “un elfo di un’altra epoca”. Ben turba l’armonia che fino a quel momento regnava nella famiglia, terrorizza i fratellini e gli stessi genitori. Senza il ricorso a scene particolarmente spaventose e cruenti il romanzo crea sensazioni di paura e disagio. Disagio per un essere  nato in un contesto sbagliato e che invece si troverebbe perfettamente a  suo agio in un altro contesto, dove  regnano la cattiveria e la crudeltà  . Si tratta di un romanzo anticonvenzionale che ci spinge a riflettere sulle mille sfaccettature della cosiddetta normalità e sull’inquietudine che la diversità può provocare in noi.

Doris Lessing, all’anagrafe Doris May Tayler (Kermanshah, 22 ottobre 1919), è una scrittrice inglese. Ha vinto il premio Nobel per la letteratura 2007 con la seguente motivazione: «cantrice dell’esperienza femminile che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa».Ha vissuto trent’anni nella Rhodesia meridionale e nel 1949 si è definitivamente trasferita in Inghilterra.

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