Van Gogh. Scoperto un nuovo dipinto

 

AMSTERDAM – Scoperto un nuovo Van Gogh, anzi due.

La scoperta è il risultato di sofisticate indagini diagnostiche compiute con la macro-fluorescenza a raggi X del Deutsche Elektronen-Synchrotrol, che ha fatto individuare sotto una natura morta di fiori di incerta attribuzione, custodita al Kroller-Muller Museum di Otterlo, il dipinto di due pugili a torso nudo. Le opere sarebbero entrambe  frutto del genio del pittore olandese.

 

Confermata infatti dal Van Gogh Museum di Amsterdam e dal Kroller-Muller, la scoperta fa luce su un dipinto da molti decenni al vaglio degli studiosi, tanto che il museo di Otterlo, famoso per le raccolte di capolavori di Van Gogh, lo acquisì nel 1974. Quello che in realtà suscitava maggiori perplessità in  questa ‘Natura morta con fiori di campo e rose’ erano soprattutto la dimensione della tela, cento per ottanta centimetri. L’artista era solito infatti usare per opere di questo genere supporti piuttosto ridotti. Incrociando però i risultati della ricerca diagnostica con la documentazione archivistica, vale a dire il carteggio tra Vincent van Gogh e il fratello Theo, gli esperti hanno potuto ricostruire per quale motivo il pittore realizzò ben due dipinti sulla stessa tela.

 

Nel 1886 Van Gogh era appena arrivato alla Scuola di Belle Arti di Anversa. Il pittore doveva esercitarsi nella raffigurazione di figure di pugili e a tal fine doveva munirsi di una grande tela, secondo i dettami del genere. Non aveva soldi per acquistarla e allora, come spesso accadeva, gliela procurò il fratello. La tela seguì Vincent anche quando dopo poco si trasferì a Parigi, insieme a Theo, e dopo qualche tempo, direttamente sopra le immagini dei due pugili a torso nudo, stese i colori tenui della composizione floreale.

 

Ora, grazie alla tecnica di scanning compiuta con l’elettrosincrotrone Desy nel laboratorio di fisica delle particelle fondamentali di Amburgo, si sono potute rivedere con chiarezza ambedue le opere, spiegando così per quale motivo Vincent van Gogh ideò una natura morta floreale così grande

 

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