Manga. Intervista a Nadia Putzolu. “Gli scarabocchi di NadiaYume”

ROMA – Nadia Putzolu è una giovanissima disegnatrice di fumetti manga. Ha una sua pagina personale “Gli scarabocchi di NadiaYume” che abbiamo visitato per voi in esclusiva (e sono tutt’altro che scarabocchi!) dove abbiamo trovato molti dei suoi disegni e “strisce”.

Negli ultimi fortunatamente, il fumetto italiano sta riscuotendo sempre più successo, con nuovi disegnatori che sempre più spesso si cimentano con risultati eccellenti nel panorama di questo genere specifico e non.  Artisti che non hanno nulla da invidiare ad altri illustri colleghi americani. Basta farsi un’idea dei disegnatori italiani, di manga e non, cercando sul web  Roberto Recchioni (Sergio Bonelli Editore), e Zero Calcare.  NadiaYume, alias Nadia Putzolu, si inserisce in questo contesto. Di sicuro, benché giovanissima,  è già molto dotata.  Per conoscerla ecco l’intervista che Valentina Marchetti le ha fatto per Dazebao.

D.Quando è cominciata la tua passione per il mondo manga e il fumetto giapponese?

N. P. Chi non ha mai visto almeno uno dei tanti anime che giravano (e girano tutt’ora) in televisione? Io ho sempre seguito cartoni come Dragon Ball, Sailor Moon, Rossana e moltissimi altri ed un giorno, in edicola, ho trovato il manga ‘Kodomo no Omocha’ (conosciuto in Italia come ‘Rossana’) e, da allora, li colleziono. Ho sempre amato disegnare, ma quando ho iniziato a leggere manga, ho iniziato a sviluppare quella tipologia di disegno.

D.Chi è al momento il tuo disegnatore preferito, o il tuo “idolo” per eccellenza?

N. P. È una domanda molto difficile questa. Ci sono tantissimi autori che mi hanno influenzata e che ho adorato, sia per contenuti che per disegno, e non posso far altro che sceglierne due: Natsuki Takaya, autrice di Fruits Basket, il mio fumetto preferito in assoluto, e l’Arina Tanemura, autrice di Kamikaze Kaitou Jeanne e Full Moon wo Sagashite, i cui disegni sono meravigliosi.

D.Quanto il mercato italiano dà spazio, secondo te, ai nuovi disegnatori di manga?

N.P. Purtroppo temo che lo spazio lasciato ai nuovi disegnatori sia minimo. A meno che tu non ti sia già fatto conoscere in qualche modo, è difficile che ti contattino per qualche lavoro o per pubblicare gli sketch. Questo si rispecchia soprattutto nel mondo dei manga, perché non è materiale ‘vendibile’ qui in Italia, visto che è un’arte prettamente giapponese.

D.Come nasce una tua striscia?

N.P. Ci sono due fonti ben distinte: la mia fantasia e le esperienze di vita. Entrambe sono fondamentali per me. La prima mi da idee per disegnare quello che vorrei che accadesse, tra i personaggi dei fumetti, o nella vita di tutti i giorni. La seconda invece, riguarda ciò che accade nella vita reale, tra me e i miei amici, o la mia famiglia. A volte sono cose ‘leggermente’ esasperate, ma spesso accade che racconti cose realmente accadute. Entrambe le fonti però, sono sempre espresse in chiave comica. Mi piace far ridere la gente. Per quanto riguarda quelle serie, sono più richieste che mi fanno altre persone, piuttosto che scaturite dalla mia testa.

D. .C’è una storia che vorresti raccontare ma che ancora non hai avuto modo di buttare giù in una striscia?

N.P. In verità sì. Già in passato ho provato a disegnare una storia, ma per mancanza di tempo, ho sempre dovuto rinunciare. Non mi dispiacerebbe, una volta laureata e trovato un lavoro, usare il mio tempo libero anche per sviluppare un manga tutto mio, sempre da pubblicare on line.

Tutti i disegni di Nadia sono disponibili al seguente link, della sua pagina Facebook  HYPERLINK “https://www.facebook.com/pages/Gli-Scarabocchi-di-NadiaYume/212233395488564?ref=br_rshttps://www.facebook.com/pages/Gli-Scarabocchi-di-NadiaYume/212233395488564?ref=br_rs

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