Fumetto. Viviana Gentile e Giuseppe Strati creatori di ZTL, ispirato alla realtà giovanile

ROMA – Viviana Gentile e Giuseppe Strati, rispettivamente sceneggiatrice e disegnatore, sono i creatori del fumetto ZTL, pubblicato sulla rivista Artspecialday.com. Tutto rigorosamente made in Italy.

I protagonisti della serie, pubblicata  ogni giovedì su Artspecialday, sono “ quattro studenti, lavoratori fuori sede,  che tra la realtà e l’immaginazione di una sognatrice letterata, una rivoluzionaria impegnata, una cacciatrice di uomini e un esteta in erba convivono con le difficoltà quotidiane “, come leggiamo dalla didascalia.  Gli autori Viviana e Giuseppe hanno una formazione e un curriculum molto interessanti, con studi presso la Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano. Entrambi hanno lavorato alla creazione  di fumetti e sceneggiature per blog e siti web. Valentina Marchetti li ha intervistati per Dazebaonews.it 

 

D.Quando è nata l’idea di un fumetto?

Viviana: Custodivo il sogno di creare un fumetto seriale sulla vita degli studenti e dei lavoratori fuori sede da due anni circa.  L’idea  era quella di proporre un fumetto che fosse il più possibile vicino a una certa serialità televisiva, facesse ridere, fosse breve, leggero ma non superficiale. Purtroppo però, non sapendo disegnare, ero mancante  di una parte essenziale. Dopo mille peripezie, ho trovato Giuseppe e poco dopo  il gruppo della rivista  Artspecialday che ha accolto la proposta con grandissimo entusiasmo!

Giuseppe: Beh diciamo che il tutto ha avuto inizio quando avevo chiesto a Viviana se stava cercando ancora un disegnatore per una sua vecchia sceneggiatura (che mi aveva passato quando frequentavo il primo anno di fumetto). Lei mi rispose che ormai aveva lasciato perdere quella storia, allora le dissi che poteva tenere conto di me come disegnatore se avesse avuto in mente qualcosa di nuovo. Inizialmente l’idea era quella di creare un blog nostro dove pubblicare il fumetto e invece…eccoci qui! 

 

D.Quali sono state le influenze letterarie e  artistiche, che vi hanno ispirato per la sceneggiatura di ZTL  ?

Giuseppe: Beh per quanto riguarda la sceneggiatura se ne occupa personalmente Viviana, io ogni tanto do dei pareri personali, così come lei li da a me sui disegni. Il tutto senza mezzi termini e questo penso sia un nostro punto di forza.

Viviana:  Credo che il linguaggio di ZTL subisca l’influsso non solo delle letture che ho fatto negli anni , le quali spaziano dai grandi classici ai più recenti autori contemporanei, ma anche  dei film e delle serie Tv  di cui sono onnivora.  In particolare è il linguaggio di queste ultime che  mi piacerebbe riuscire a riproporre. L’ intento è quello di creare delle storie e una lingua che siano il più possibile reali, quotidiane,  immediate, divertenti. Ci piacerebbe creare attesa e lasciare nel lettore il desiderio di leggere la puntata successiva come accade in serie tipo Friends, New Girl, Big Bang Theory. Ovviamente scrivere un fumetto è diverso da scrivere una serie tv, ma il nostro sogno è fare qualcosa che abbracci entrambi i linguaggi. La strada è lunga. Ma noi abbiamo buone gambe.

 

D. Quanto è difficile riuscire a ritagliarsi, soprattutto se giovani, uno spazio nel fumetto italiano?

Giuseppe: Direi molto ma è difficile qui come altrove, questo perché viviamo un’era dove tutti possono essere al centro dell’attenzione con un click…L’importante è non demordere e migliorarsi sempre di più. 

Viviana: Sottoscrivo  in pieno quello che dice  Giuseppe. Aggiungerei solo che in questo momento in Italia è difficile fare qualunque professione quindi, tentare per tentare, noi proviamo a buttarci sui sogni. La nostra fortuna è stata quella di trovare uno spazio su una rivista  come Artspecialday che ha alle spalle un progetto che condividiamo, di rivalutazione culturale e artistica partendo dai giovani. 

 

D.Come trovate il fumetto italiano? Potremmo e dovremmo fare di più per tenere il passo con l’estero? 

Viviana: L’Italia in Europa, insieme a Francia e Belgio, è uno dei paesi più interessanti e  prolifici per quanto riguarda il fumetto. Ma molto ancora deve essere fatto per dare il giusto spazio al fumetto che è ancora  considerato un’arte minore .   

Giuseppe: Penso che l’unico problema del fumetto in Italia non sia tanto quello di stare al passo con l’estero, ma è che forse viene troppo spesso e troppo facilmente designato come prodotto per bambini…Se ci pensiamo bene non tutti i fumetti sono per bambini. Il fumetto italiano ha perso una gran fetta del suo  pubblico adulto nel tempo, eppure ci sono autori validissimi e penso ce ne siano tanti altri da scoprire in grado di “far sognare” molta gente che comunemente non legge fumetti.

 

D. In ZTL vi ispirate al quotidiano, come reagisce il pubblico ?

Giuseppe:  Penso  sia proprio la realtà il motivo per cui  la gente ci legge.

Viviana: Chiaramente siamo ancora agli inizi ma, abbiamo avuto un buon riscontro. I riferimenti al reale sembrano piacere. Quello che vorremmo è rendere i personaggi sempre più veri e familiari tanto da far immedesimare i lettori. Sappiamo che ci sono tante cose da migliorare, proviamo a fare del nostro meglio.

D.Come sono le scuole italiane di disegno del fumetto  e sceneggiatura? C’è abbastanza pratica rispetto alla teoria?

Giuseppe: Personalmente direi che c’è un giusto equilibrio. La teoria è importante ed è giusta conoscerla ma una volta appresa e masticata, penso che la pratica sia l’unica cosa che ci permette di migliorare sperimentando tecniche differenti e trovandone di nuove. 

Viviana: Di teoria nei corsi ho fatto ben poco, per fortuna era quasi esclusivamente pratica. Eh! Eh!

 

D. Quanto è importante l’elemento web e social per farvi conoscere?

 Viviana: Noi abbiamo scelto di sperimentare prima il web (c’è in cantiere anche una possibile pubblicazione cartacea) perchè volevamo arrivare a qualsiasi genere di lettore, non solo l’appassionato di fumetto. In questo la rivista Artspecialday è stata fondamentale, perchè si propone a un pubblico under 35 amante della cultura in tutte le sue sfaccettature  e attenta all’attualità, quindi esattamente a quel reale, quel quotidiano che vogliamo raccontare nel nostro fumetto.

Giuseppe: Direi molto,  sono  mezzi con cui ognuno di noi può arrivare a tutti. Anche se è molto difficile emergere.. . Ma se tutto fosse facile dove sarebbe il divertimento?  

D. Chi è il vostro maestro?

Viviana: La lista sarebbe davvero lunga... Sono cresciuta leggendo Dylan Dog, quindi come primo nome direi Sclavi, amo il personaggio di Dylan e la prime storie erano straordinarie, ma anche  la lettura di  Tezuka è stata illuminante. Mi piacciono  moltissimo  anche i disegni e le storie di Gipi. 

Giuseppe: Oh beh… Ne avrei talmente tanti che non saprei chi dire! Beh per citare solo due dei tanti sceneggiatori che apprezzo direi Giancarlo Berardi e Alan Moore. Mentre per citare solo due dei disegnatori che adoro direi Alessandro Barbucci e Cyril Pedrosa. Ma ci sarebbe una lunga lista! 

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