MAXXI. ‘L’Ambasciata del paese della spazzatura’, l’installazione di Maria Cristina Finucci

ROMA – L’accumulo di rifiuti plastici nei tre Oceani, e ora anche nel Mediterraneo, ha causato negli anni la formazione di 5 isole con una estensione totale di 16 milioni di km2 (quasi come la Russia, o gli Stati Uniti e il Brasile insieme) in continua crescita.

Isole fatte completamente di materiale plastico che ha la peculiarità di sciogliersi nell’acqua sotto l’azione del sole, senza biodegradarsi, finendo per mimetizzarsi sotto il livello del mare. Questi i temi che hanno ispirato il progetto ‘The garbage patch State embassy’ realizzato sulla piazza del Maxxi, il museo delle arti del XX secolo di Roma, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e in collaborazione con l’università La Sapienza, a cura del dipartimento educazione del museo (da sabato al 2 maggio).

Il Progetto – Venerdì presso la sede Unesco di Parigi viene fondato il ‘Garbage patch State’, un’azione provocatoria dell’artista Maria Cristina Finucci per portare all’attenzione di tutti il drammatico problema dell’inquinamento dei mari e degli oceani a causa dei rifiuti plastici. Venerdì alle 18, in occasione del primo anniversario della fondazione di questo Stato fatto di rifiuti, l’artista porta sulla piazza del Maxxi una nuova installazione, L’onda, una struttura di trenta metri composta da scaglie di plastica provenienti da bottiglie riciclate. La prima festa nazionale dello Stato viene celebrata anche con l’apertura della prima Ambasciata del ‘Garbage patch State’ nel padiglione Maxxi educazione sulla piazza del museo. La fondazione del nuovo Stato della chiazza di spazzatura ha lo scopo di rappresentare «un’immagine tangibile, necessaria a divulgare un problema ancora troppo poco conosciuto». L’onda fa parte della «naturale prosecuzione» del ciclo di opere ‘Wasteland’ che l’artista Maria Cristina Finucci ha iniziato con la fondazione del ‘Garbage patch State’ e ha proseguito con l’apertura del padiglione nazionale del ‘Garbage patch State’ nel cortile dell’università Cà Foscari in occasione della Biennale di Venezia 2013 e alla fiera internazionale di Arte Contemporanea Arco a Madrid. 

Si potrà chiedere la cittadinanza – I visitatori del Maxxi potranno passare sotto un’installazione realizzata con milioni di scaglie di Pet provenienti dal processo di riciclo delle bottiglie e scoprire che cosa c’è sotto il livello del mare.  All’interno dell’Ambasciata, i visitatori potranno prendere la cittadinanza «come simbolo di adesione a un comportamento rispettoso nei confronti del pianeta, prendendo coscienza del fatto che questa situazione costituisce un mezzo di sterminio per la fauna marina e per l’ecosistema».

L’anagrafe della spazzatura nei mari – L’artista ha creato anche una anagrafe di tutti i possibili oggetti candidati a finire nel mare, migliaia di schede che verranno affisse all’interno dell’Ambasciata, coprendone interamente le pareti: chi lo desidera avrà la possibilità prendere in adozione virtuale una bottiglia, un pallone, un contenitore di cibo, ovvero uno di quegli oggetti destinati ad essere buttati e che spesso finiscono nel ‘Garbage patch state’. Fondamentale è lo scopo didattico del progetto al Maxxi: i bambini potranno svolgere attività ludiche nell’Ambasciata giocando con passaporti e schede appositamente creati per loro. (Dire)

12 aprile – 2 maggio 2014
opening 11 aprile, ore 18.00

Piazza del MAXXI

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