Triennale Milano, hub cittadino del supersalone, ha registrato oltre 57.000 visitatori nella settimana della Milano Design Week, dal 4 al 12 settembre 2021.
Un dato che supera l’ottimo risultato del 2019 e conferma la risposta positiva del pubblico a fronte di una proposta ricca e di alto profilo culturale.
Afferma Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano: “È stata una grande emozione assistere in questi giorni in Triennale a una straordinaria presenza di pubblico, sia italiano sia internazionale. Triennale conferma così il suo ruolo centrale nel sistema del design – ruolo rafforzato dalla sinergica collaborazione sviluppata con il Salone del Mobile.Milano e confluita nella mostra il Salone / la Cittàcurata da Mario Piazza – e l’alta qualità delle sue proposte espositive. La possibilità di ripercorrere la storia del design italiano attraverso il nostro Museo e di confrontarsi con la grandezza di Maestri quali Mari, Magistretti e Mollino è stata un momento unico, che il pubblico ha ampiamente apprezzato.”
Oltre al Museo del Design Italiano, il pubblico ha potuto visitare 6 mostre: il Salone / la Città (realizzata in collaborazione con il Salone del Mobile.Milano e prorogata al 19 settembre), Carlo Mollino. Allusioni Iperformali (fino al 7 novembre), Fittile (in collaborazione con Fondazione Cologni, fino al 31 ottobre); oltre alla collettiva Les Citoyens, in partenariato con la Fondation Cartier di Parigi, e alle due grandi retrospettive dedicate a Enzo Mari e a Vico Magistretti, che chiudono oggi dopo aver registrato un eccezionale successo di pubblico e critica.
Alla programmazione espositiva si sono aggiunti gli appuntamenti di Triennale Estate, che tutti i giorni hanno riempito il Giardino dell’istituzione, e la straordinaria performance – sold out – del coreografo francese Boris Charmatz 20 danzatori per il XX secolo e oltre – proposta da Triennale insieme a Fondation Cartier nell’ambito delle Soirées Nomades per la mostra Les Citoyens – che nella serata di venerdì 10 settembre ha invaso gli spazi del Palazzo dell’Arte.