Inaugurazione 8 marzo 2012 alle ore 18.30
ROMA – Agnes Spaak ha inventato un nuovo genere narrativo: il neon-realismo. Le sue fotografie sono scatti di luce attraverso l’obiettivo di una realtà intermittente che tutti noi viviamo ma che in pochi comprendiamo davvero di vivere.
Una realtà istantanea, dove tutto sembra destinato a scomparire. Se c’è stato il neo-realismo nel cinema e nella letteratura, in questi tempi (im)mediati un’artista deve fotografare una realtà che mentre la racconti scompare.
In un mondo telecamera Agnes Spaak usa le immagini come la camera oscura dei nostri sogni. In un mondo dove niente sembra destinato a rimanere per sempre, creare immagini è come scrivere sull’acqua: tutto scompare appena appare.
Agnes Spaak rimane impressa oltre la pellicola del vedere. Le sue fotografie non sono semplici immagini, ma quadri acustici: perché riesce a condurci là dove si smette di vedere, si smette di ascoltare, si smette di sembrare e si comincia finalmente a sentire.
Gian Paolo Serino, critico letterario, fondatore di Satisfiction
Agnes Spaak
Nata a Parigi. Figlia di Charles Spaak, sceneggiatore di capolavori del cinema francese come «La grande illusione» e altri. Inizia fin da giovanissima a respirare il mondo intellettuale e artistico della Parigi creativa degli anni ‘60. Si trasferisce in Italia e lavora come attrice, dove gira il suo primo film «Un amore», tratto dal libro omonimo di Dino Buzzati. Roma diventa la sua città e gira il mondo come attrice recitando in oltre trenta pellicole. Tra un set e l’altro, scopre la sua passione per la fotografia e inizia una nuova vita, collaborando come inviato speciale di grandi case di produzione come la Twenty Century Fox, Titanus, realizzando ritratti fotografici tra cui quelli di Claudia Cardinale, Oliver Reed, Florinda Bolkan, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Jeanne Moreau e tanti altri. Nel 1975 decide di stabilirsi a Milano per approfondire la sua ricerca fotografica nel mondo della Moda. Viene assunta come redattrice e fotografa per la casa editrice di Edilio Rusconi per vari anni, oggi gruppo Hachette. Nel 1999 diventa libera professionista e collabora con le più grandi case editrici come Rizzoli, Mondadori e Condenast. Oggi continua a viaggiare realizzando servizi di moda. Nel 1985 tiene una sua mostra, ispirandosi al pittore Balthus, incentrata sul mondo adolescenziale per la casa di moda Biki.
Galleria Vittoria
Via Margutta 103 00187 Roma
per info www.galleriavittoria.com
Orario da lunedì a venerdì ore 15-19
Dall’8 al 18 marzo 2012
Le foto
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