Venezia 68. Ad Al Pacino il premio Jaeger-LeCoultre Glory

VENEZIA – E’ stato attribuito al grande attore e regista statunitense Al Pacino il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2011 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (organizzata dalla Biennale di Venezia), realizzato in collaborazione con Jaeger-LeCoultre e dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.

Il premio è stato assegnato negli anni precedenti ad alcune delle maggiori personalità del cinema contemporaneo: Takeshi Kitano (2007), Abbas Kiarostami (2008), Agnès Varda (2008), Sylvester Stallone (2009) e Mani Ratnam (2010).

Il premio celebra quest’anno Al Pacino e la sua carriera come regista. La consegna del premio avrà luogo domenica 4 settembre nell’ambito della 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (31 agosto-10 settembre 2011), diretta da Marco Mueller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. Il Direttore della Mostra, Marco Mueller, parla così di Pacino: “un regista sorprendente, la cui esperienza preziosa e originale arricchisce il panorama del cinema contemporaneo”. A seguire la consegna del premio, la 68. Mostra presenterà in prima mondiale il terzo lungometraggio da regista di Al Pacino, Wilde Salome. Definito dall’attore/regista il suo “progetto in assoluto più personale”, il documentario contemporaneo Wilde Salome invita il pubblico a entrare nel mondo privato di Pacino, mentre indaga le complessità di Salomè – la celebre opera di Oscar Wilde – la personalità di Wilde e la nascita di una nuova stella, Jessica Chastain.

“In nessun altro luogo che non sia Venezia vorrei presentare Wilde Salome, proprio per la sua ricca storia artistica. Wilde Salome è un’esplorazione nel mondo di Oscar Wilde artista e nell’opera Salomè, l’emancipazione di un lavoro che continua a vivere”, ha dichiarato per l’occasione Al Pacino.

Al Pacino è una delle più significative personalità del cinema americano. Pacino ha esordito a teatro a metà degli anni Sessanta ed è lì che ha lasciato il suo cuore.  Nel 1969 ha esordito sullo schermo nel film Me, Natalie. Con il ruolo di Michael Corleone nel pluripremiato Il Padrino di Francis Ford Coppola, Pacino ha lanciato una carriera che l’ha imposto non soltanto come attore eccezionale, ma anche come icona culturale in film quali Serpico, Quel pomeriggio di un giorno da cani e Scarface. Pacino non ha mai perso la sua passione per il teatro, apparendo recentemente nel Mercante di Venezia con grande successo di critica. In Riccardo III – Un Uomo Un Re  ha approfondito l’importanza culturale di Shakespeare attraverso il “Riccardo III”, vincendo il DGA Award come miglior regista di un documentario. Ha regalato al pubblico interpretazioni memorabili in film quali Americani, Carlito’s Way, Heat-La sfida, L’avvocato del diavolo, Insider – Dietro la verità e Scent of a Woman – Profumo di donna, per il quale ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista nel 1992, dopo 7 candidature precedenti. Ha vinto il Premio alla carriera dell’American Film Institute ed è co-Presidente di The Actor’s Studio a New York. Il suo impegno nella recitazione e nella regia come professione ha confermato Pacino come una delle grandi leggende del cinema.

Il film offre uno sguardo senza precedenti dietro le quinte dell’odissea di Pacino: una masterclass di approfondimento per questa icona culturale. La cruda esplorazione di Pacino in Wilde Salome è mossa dall’ossessione, dalla determinazione, dall’impegno e soprattutto dalla passione. Wilde Salome è diverso da ogni altro documentario, rappresenta una visione profonda della letteratura, politica, religione, violenza e sessualità, da parte di uno dei più grandi artisti del nostro tempo.

Wilde Salome sarà distribuito questo autunno ed è interpretato da Al Pacino (Erode), Jessica Chastain (Salomé) e Kevin Anderson (Giovanni Battista) ed è prodotto da Barry Navidi e Robert Fox, con Salome Production e Tripod Entertainment.

Jaeger-LeCoultre è, per il settimo anno, sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e, per il quinto, del premio Glory to the Filmmaker.

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