ROMA – “Le vite degli altri” è una mis en espace dell’omonimo film di Florian Henkel von Donnesmark vincitore nel 2007 del Premio Oscar per il Miglior Film Straniero. Il libero adattamento teatrale dell’opera tedesca di Albert Ostermeier è stato curato per la versione italiana da Teresa Pedroni. Lo spettacolo, in scena al Teatro Belli di Roma, chiude la rassegna “Trend, nuove frontiere della scena europea- Germania /Austria” curata da Antonio Salines e Adriana Martino, una manifestazione giunta ormai all’ottava edizione.
Siamo nella Repubblica Democratica Tedesca (DDR) del 1984, una coppia di artisti Georg Dreymann, drammaturgo di successo e la sua compagna Christa-Maria Sieland, Prima Attrice vengono spiati dalla Stasi, la temibile organizzazione per la sicurezza e per lo spionaggio della Germania dell’Est. La cultura e il sapere per tutti i regimi antidemocratici sono elementi da guardare con sospetto e per tastare fedeltà al sistema politico e in quest’ottica i due diventano avversari da combattere affinché nulla ostacoli il dominio ideologico del Partito Socialista Unificato Tedesco (SED).
Entrambi, ascoltati e seguiti in ogni momento attraverso le microspie piazzate nel loro appartamento da un agente della Stasi di nome Wiesler, non vivono una condizione serena a causa del controllo oppressivo esercitato dagli apparati di sicurezza. Dreymann, scosso dal suicidio del suo amico, il regista e dissidente Jerska che da anni era stato messo al bando dal regime, decide di proseguire la sua attività. Denunciando in un articolo il drastico aumento del numero dei suicidi nella Germania dell’Est e come il governo tenga nascosto questo dato, inizia ad impegnarsi nella dissidenza. Christa, invece, è straziata nei binari dei suoi due amori più grandi: quello per il teatro e quello per Dreymann. Proprio l’amore per la sua professione la obbliga a concedersi al Ministro della Cultura Hempf, poiché altrimenti non avrebbe la possibilità di recitare cosa che le alimenta il senso di colpa nei confronti di Dreymann. Christa è ben consapevole che nella concezione corrotta del socialismo chi detiene il potere è anche padrone delle vite dei propri cittadini, e che questi non hanno armi per ribellarsi. Di questo prende coscienza l’agente della Stasi Wiesler che spia la coppia di artisti e nella rappresentazione teatrale fa capire come entrare nelle “vite degli altri”, e soprattutto affacciarsi al mondo della cultura e del libero pensiero, sia stato un passaggio inevitabile che fa diventare egli stesso nemico del sistema e che mette in crisi la propria identità di informatore di partito, fino a quel momento condotta in modo ineccepibile.
Sarà proprio Wiesler infatti ad adoperarsi, con gli strumenti a sua disposizione, filtrando le conversazioni registrate nell’abitazione dei due artisti, per tentare di salvare la coppia dalle grinfie del regime. Chi ha visto il film sa che la spia non riuscirà a salvare entrambi e che pagherà lui stesso le conseguenze di questa sua attività contraria agli ordini del suo partito, del suo governo e dell’ideologia che lo guida. Da controllore del nemico Wiesler ne diviene protettore in nome della libertà, principio negato e represso nella Germania del 1984. Molti anni più tardi, nel 1990 dopo la caduta del Muro, Dreymann pubblicherà un libro in cui racconterà la sua storia. Sarà il riconoscimento per Wiesler di essere stata una persona “buona”: seppur facente parte del sistema, la sua posizione è stata il mezzo per comprendere, allontanarsi e opporsi al regime oppressivo, che da semplice essere umano lo ha reso uomo.
La rappresentazione teatrale porta in scena con profondità e cura le psicologie dei protagonisti; ognuno di loro è simbolo di una condizione, di un momento storico buio che ha pagato con un numero troppo alto di vittime l’adesione all’ideologia, e lo spettacolo “Le vite degli altri” al Teatro Belli ci invita a non dimenticare.
LE VITE DEGLI ALTRI
di Albert Ostermaier
Ispirato al film di Florian Henkel von Donnersmarck
dal 10 al 15 maggio 2011 al Teatro Belli, Piazza Sant’Apollonia, 11/a, Tel. 06 5894875, www.teatrobelli.it
Compagnia Diritto e Rovescio, con Gianluigi Fogacci, Roberto Posse, Daniele Salvo,Teresa Pascarelli, Simone Faucci
Musiche di Arturo Annecchino
Mise en espace a cura di Teresa Pedroni
Orario spettacoli: dal martedì al sabato alle ore 21,00; domenica alle ore 17,30
Prezzi: Interi € 18,00; Ridotti € 13,00; Ridotti Goethe Institut € 10,00