ROMA – La cornice per rendere note le cinquine dei Nastri d’argento – sorta di nomination – è stata per la terza volta l’incantevole Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia. Ma il riconoscimento assegnato dal sindacato dei giornalisti cinematografici ha visto quest’anno un pubblico ancor più numeroso: ottimo lo stato di salute della kermesse, giunta alla 65ma edizione, al top di un prestigio internazionale.
Essenziale la presentazione di Laura Delli Colli preoccupata, al contrario dei politici, di non annoiare il pubblico che seguiva dai grandi schermi all’esterno. I giornalisti in una sala attigua con postazioni riservate. Menù con primi, secondi, contorni, formaggi, dessert multicolori. A fine cerimonia rompono le righe attrici e attori candidati. Nella “cinquina” delle non protagoniste: Carolina Crescentini, Anna Foglietta, Marta Gastini, Valentina Lodovini e, in coppia, due attrici di Corpo celeste: Anita Caprioli e la non professionista Pasqualina Scuncia. Candidate tra le protagoniste Angela Finocchiaro e Donatella Finocchiaro, Isabella Ragonese e Alba Rohrwacher. Per i protagonisti la coppia Claudio Bisio-Alessandro Siani, Raoul Bova, Kim Rossi Stuart, Toni Servillo ed Emilio Solfrizzi. Paola Cortellesi, protagonista, raggiunge sorridente il regista Riccardo Milani.
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È Habemus Papam di Nanni Moretti il film in testa alle nomination con sette candidature. Due commedie – Benvenuti al Sud di Luca Miniero e Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno, hanno sei nomination ciascuno. La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo (cinque) e con quattro nomination ciascuno: Malavoglia, Una vita tranquilla, Vallanzasca-Gli angeli del male, 20 sigarette e le due commedie di Paolo Genovese Immaturi e La banda dei Babbi Natale.
Marco Bellocchio (Sorelle mai), Saverio Costanzo (La solitudine dei numeri primi), Claudio Cupellini (Una vita tranquilla), Nanni Moretti (Habemus Papam) e Pasquale Scimeca (Malavoglia) sono i cinque candidati per il Nastro destinato al Regista del miglior film.
Ricca anche la selezione delle opere prime: accanto a Aureliano Amadei (20 sigarette), Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare), Ascanio Celestini (La pecora nera) e Edoardo Leo (18 anni dopo), tra i cinque candidati nella categoria Miglior regista esordiente, sulla scia del debutto a Cannes, entra Alice Rohrwacher con Corpo celeste.
Grandi e piccoli in competizione nella “cinquina” dei produttori, categoria in cui, accanto a Medusa e Cattleya (Benvenuti al Sud) e Pietro Valsecchi (Che bella giornata) si sfidano Nanni Moretti – Domenico Procacci per la produzione di Habemus Papam, il trio Corsi-Romoli-Bonivento (20 sigarette) e Fabrizio Mosca (Una vita tranquilla-Into Paradiso).
I Premi speciali: Avati, Greco, Lucisano, Piperno
Il Nastro del 65° per Pupi Avati e per un film che ha trattato l’alzheimer , tema inedito e dolorosamente quotidiano per molte famiglie. Tre i riconoscimenti alla carriera: a un maratoneta della produzione italiana come Fulvio Lucisano, alla coerenza di un autore come Emidio Greco (quest’anno regista di Notizie degli scavi) e di Marina Piperno, che ha all’attivo mezzo secolo di produzione ostinatamente indipendente e di qualità.
A Martone e ai giornalisti cinematografici auguri dal Quirinale
Anche un messaggio dal Quirinale, con le felicitazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il premio dedicato a Mario Martone, per “Noi credevano”, il film di un anno che sigla anche il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e il “buon compleanno” ai Nastri d’Argento e al Sngci
Oltre i Nastri, Venezia e il “Biraghi” per i giovani
In questo spirito il SNGCI annuncia sin d’ora le altre iniziative che nell’anno sono orientate al futuro, per valorizzare le personalità e i nuovi talenti del cinema italiano: oltre i Nastri e Taormina, i giornalisti cinematografici hanno già deciso di festeggiare alla prossima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il Premio per i giovani, il “Guglielmo Biraghi”, le rivelazioni di questa stagione: Vinicio Marchioni, Chiara Francini, Francesco Montanari, Sarah Felberbaum, Francesco Di Leva
Nastro Europeo con Bulgari
Infine, con i documentari che hanno il loro palmarès in arrivo il SNGCI segnala, oltre il Premio offerto a Michel Piccoli, superbo protagonista di Habemus Papam, il Nastro europeo che sigla, per i Nastri, la partnership con una firma italiana di altissimo artigianato internazionale: il Nastro europeo realizzato e firmato da Bulgari che sarà consegnato ad un protagonista eccellente del cinema di questa stagione.
Le “cinquine” dei candidati, anche su segnalazione degli iscritti al SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani), sono state scelte, come i premi speciali, dal Direttivo Nazionale del SNGCI presieduto da Laura Delli Colli e composto da: Fulvia Caprara e Franco Mariotti (vicepresidenti), Romano Milani (Segretario generale), Antonella Amendola, Franco Cicero, Maurizio di Rienzo, Francesco Festuccia, Teresa Marchesi, Francesco Norci, Baba Richerme, con Mario Di Francesco (ex presidente). Le candidature entreranno ora in votazione in attesa dei vincitori, premiati come sempre al Teatro Antico di Taormina, la sera di sabato 25 giugno, con ripresa televisiva che andrà in onda in differita su Rai 1 in seconda serata giovedì 30 giugno, poi in tutto il mondo con Rai international.