ROMA – La mattinata del Taormina Film Fest di venerdì ha ospitato tre masterclass di grande appeal cinefilo festivaliero: dal regista polacco Andrzej Zulawski al regista serbo Goran Paskaljevic al Campus Taormina su L’arte e la cultura in una società senza valori, con il prof. avv. Emmanuele F.M. Emanuele e Vittorio Sgarbi, che ha dichiarato, contestato da un blogger in platea: “La mafia in Sicilia non esiste più, mi spiego: la Sicilia soffre del connubio mafia/antimafia, ha fornito il marchio d’origine, ma, dagli anni Ottanta, il ruolo dei pentiti l’ha resa meno forte, fino a sgretolarla.
Insomma, la mafia non esiste più, rimane solo un rapporto affettivo nei suoi confronti. Ne è prova il fatto che il pubblico può parlarne anche in un simile contesto, così come può parlare liberamente di pizzo. Ha continuato Sgarbi: “in Italia si è affermato il culto del costruire: negli ultimi anni, il nostro Paese è stata saccheggiato, è stata persino privato di opere dal valore storico, a vantaggio di costruzioni fatiscenti, definite contemporanee. Si è affermato il modello delle favelas brasiliane, suggestive pur essendo abusive, con uno stile orrendamente creativo: meglio quindi l’abusivismo che è meno evidente, rispetto a opere autorizzate dalla sovrintendenza come la teca dell’Ara Pacis di Roma”.