Venezia 68. Weerasenthakul, Mazzacurati e Torre presidenti delle giurie di sezione

VENEZIA –  I  registi Apichatpong Weerasethakul, Carlo Mazzacurati e Roberta Torre saranno rispettivamente i Presidenti delle Giurie della sezione Orizzonti, dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale; del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”; e della Giuria Controcampo italiano, che intende fare il punto sulle nuove linee di tendenza del cinema italiano, alla 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (31 agosto-10 settembre 2011).

Apichatpong Weerasethakul  è un regista tailandese  i cui film esplorano in modo poetico il tema della memoria, la politica e i problemi sociali. Cineasta indipendente, Weerasethakul è impegnato a promuovere il cinema sperimentale e d’autore con la sua casa di produzione Kick Machine Films.  Nel 2002 riceve a Cannes il premio Un Certain Regard per Blissfully yours . Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti (Loong Boonmee Raleuk Chaat), Palma d’oro a Cannes 2010,  lo consacra come uno tra i registi più capaci a rappresentare il rapporto tra sogno e realtà.

Carlo Mazzacurati da oltre un trentennio indaga nei suoi film gli angoli nascosti della provincia.  Dall’esordio con Notte Italiana ( premiato col Nastro d’argento), al Il prete bello (1989) tratto dal romanzo di Parise, a Un’altra vita (1992),   al successivo Il Toro (1994), tragicomica storia di due disoccupati veneti  (  a Venezia Leone d’argento e Coppa Volpi  al protagonista Roberto Citran). In Vesna va veloce (1996) mette poi in scena l’odissea in Italia di una giovane ragazza ceca, ancora sullo sfondo del problematico cambiamento etnico e sociale del Nordest .  Nel 2004 con L’amore ritrovato narra una delicata vicenda di adulterio, e nel 2007 intreccia giallo, dramma e commedia in La giusta distanza, nuovamente sullo sfondo di un Nordest in bilico fra tradizione e cambiamento.  Nel 2010 a Venezia ha portato in Concorso La Passione.

Roberta Torre ha esordito nel 1997 e con grande successo presentando a Venezia Tano da morire, inconsueto musical sulla mafia interpretato da attori non professionisti. I film vince il premio Luigi De Laurentiis per l’opera prima e in seguito due David di Donatello e tre Nastri d’Argento. E’ un musical anche il successivo Sud Side Stori (2000), che rilegge la storia di Romeo e Giulietta in chiave multirazziale. Ma il suo terzo film, il mélo Angela (2002), anch’esso di ambientazione siciliana, segna un mutamento radicale nello stile della regista, narrando una storia drammatica e realistica. Nel 2006 sorprende ancora realizzando Mare nero, noir inquietante dove, per l’ispettore protagonista, l’indagine diventa ossessione. E’ dello scorso anno il suo ultimo lavoro, I baci mai dati, storia di una tredicenne di un quartiere degradato di Catania, che un giorno s’inventa di far miracoli.
La Giuria internazionale della sezione Orizzonti, che Weerasenthakul presiede,  dall’anno scorso si apre a tutte le opere “fuori formato”, con un più ampio e dinamico sguardo verso le vie nuove dei linguaggi espressivi che confluiscono nel cinema, sarà composta da 5 personalità del cinema e della cultura di diversi paesi e e assegnerà – senza possibilità di ex aequo – quattro Premi: Premio Orizzonti (riservato ai lungometraggi), Premio Speciale della Giuria Orizzonti (riservato ai lungometraggi), Premio Orizzonti Cortometraggio, Premio Orizzonti Mediometraggio.

La Giuria internazionale del premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, presideduta da Mazzacurati, è composta da 5 personalità del cinema e della cultura di diversi Paesi tra i quali un produttore, e assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni autonome e parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis, e 100.000 USD messi a disposizione da Filmauro di Aurelio De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.
La Giuria di Controcampo italiano, presieduta dalla Torre, é composta da 3 personalità del cinema italiano, e assegnerà senza possibilità di ex-aequo il premio Controcampo italiano, tra le opere presentate nella sezione che intende fare il punto sulle nuove linee di tendenza del cinema italiano. Al regista vincitore, Kodak offrirà un premio del valore di 40.000 euro in pellicola cinematografica negativa nei formati 35 o 16mm (a discrezione del vincitore), che gli permetterà di girare un altro lungometraggio.

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