Teatro Ambra alla Garbatella. “INFINITE O SFINITE? miracoli delle donne di oggi”. Recensione

ROMA – E se Dio fosse una donna? Una donna di mezza età, attenta alle rughe “eterne”, che pensa a come vestirsi nel giorno del giudizio universale, un Dio un po’ godereccio che raccomanda di vivere la vita agli esseri umani senza troppe complicazioni, perché in fondo loro non sono eterni.

L’eternità è la prerogativa unica e inimitabile del Dio dalle fattezze di una donna, sceso tra tuoni e lampi in mezzo a una nuvola di fumo, sul palco del Teatro Ambra alla Garbatella. Ovviamente, se il Diavolo veste Prada, in questo caso Dio indossa Dolce & Gabbana e magra non è, proprio perché Dio tende a espandersi come l’universo.

Inizia proprio da questa ironica e sagace ipotesi lo spettacolo “Infinite o Sfinite, miracoli delle donne di oggi” scritto e interpretato dalle bravissime Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni, in scena  al Teatro Ambra alla Garbatella dal 17 al 27 novembre.

Ma il Dio infinito prende poi le sembianze di donne più umane, sfinite appunto. Sempre alle prese con l’essere single e a ritrovarsi sempre accanto a un uomo brutto, con una mamma che ascolta sempre al cellulare i pensieri della figlia un po’ “sfigata”,  che si muove anche a piedi col casco perché ha le mani piene di borse e zaini, che pensa al ruolo complicato dell’essere madre oggi. E l’immagine simbolo diviene quella di una donna che prova a far salire il passeggino col proprio bimbo, in una metropolitana all’ora di punta.  

E poi ci sono le donne iper attive, che mangiano, amano, spendono, cucinano troppo. Quelle che rivolgono l’attenzione sempre prima agli altri che a se stesse, privandosi di mille coccole che invece necessiterebbero per loro. La carrellata di tipologie al femminile, rappresentata sul palco da Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni, va avanti in modo effervescente, tocca molti luoghi comuni legati all’universo femmnile, ma le autrici con ritmo, linguaggio e fisicità teatrale sono pronte ad annullarli.

Ci sono le impiegatomachie, donne da ufficio rampanti e spietate, che si muovono su una sedia di pelle e sfrecciano l’una contro l’altra, rinfacciandosi sgarbi e scorrettezze. E le donne ingenue, quelle che vivono dei luoghi comuni e di cui però non si sentono parte. E le donne snob, ricche ed eleganti, che pensano che fare del bene in Africa sia farsi come amante un giovane ragazzo di colore e che Vanity Fair, il popolare magazine rivolto al pubblico femminile, sia la bibbia da mettere in pratica giorno dopo giorno. Ma soprattutto se fai del bene, alla fine ti senti autorizzata a usare la cocaina, per stare sempre su, al top delle tue energie, credendoti migliore degli altri.
Infine, arriva  la giovane e intraprendente conduttrice di un qualsiasi programma televisivo generalista che va a trovare la centenaria e irriverente nonna Vanda nel giorno del suo compleanno.  Tra le due esiste solo una sintonia di facciata e opportunista. Per la conduttrice nonna Vanda è il mezzo per fare audience, per la nonnina, in fondo l’altra, è solo una persona che è venuta a trovarla, che le regala bonaria compagnia e distrazione dal deserto della solitudine familiare.  
Immagini dell’universo femminile del mondo contemporaneo, frenetico, cinico senza peli sulla lingua, rappresentate con pungente ironia nello spettacolo “Infinite o Sfinite, miracoli delle donne di oggi”, scorrono veloci sul palco. E tra il pubblico forse prende forma in un sorriso l’ipotesi che se esiste un Dio, deve essere per forza donna!

LeART’ comedians presenta
INFINITE O SFINITE?
miracoli delle donne di oggi    
scritto ed interpretato da Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni
regia di Michael Margotta
TEATRO AMBRA ALLA GARBATELLA
piazza Giovanni da Triora 15, Roma – tel. 06 81173900
mar/sab h 21.00 – dom h 17
BIGLIETTI: ridotto € 12,00 intero € 15,00
HYPERLINK “http://www.ambragarbatella.eu/”www.ambragarbatella.eu

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